Oggi il quotidiano Avvenire dedica alla nostra diocesi un’intera pagina interna, curata dalla redazione de L’Amico del Popolo, in collaborazione con l’Ufficio diocesano di pastorale della comunicazione e della cultura.
In primo piano, un tema di attualità, ossia il richiamo a una maggiore preparazione e prudenza per chi sceglie di fare escursioni in alta quota sulle Dolomiti. Scrive Luigi Guglielmi: «Negli ultimi anni, l’aumento degli incidenti in montagna ha assunto proporzioni allarmanti, spingendo a riflettere sulle cause e sulle soluzioni necessarie. Il tema è “caldo” nelle Dolomiti Bellunesi, dove si registra anche un costante aumento del turismo».
Di spalla una riflessione del vescovo Renato, che racconta il vissuto della nostra diocesi in questi ultimi mesi: «La sensazione di essere preso dentro un multi-cantiere è il mio sentire ecclesiale in questi giorni. Mi riferisco a quello che sta vivendo la Chiesa di Belluno-Feltre».
Nel taglio medio, Martina Reolon riprende una delle “Storie di chi resta”, che L’Amico del Popolo in queste settimane dedica a quanti scelgono di restare a vivere in un territorio non facile come quello montano, con attività innovative o tradizionali. Irene Dal Mas sintetizza uno speciale dedicato dal settimanale al paventato progetto di una nuova diga sul Vanoi. In taglio basso, un breve resoconto sullo stato dei lavori in Cattedrale, a firma di don Davide Fiocco.
Infine il nuovo direttore Alberto Laggia rilancia lo scoop – poi ripreso dai quotidiani locali – relativo all’urgente richiesta di lavoratori nel mondo dell’edilizia: l’associazione costruttori edili (Ance) di «Belluno, in collaborazione con Umana, sta valutando progetti in Marocco e Tunisia per formare addetti da impiegare qui. Inoltre, grazie a Oscar De Bona e all’Associazione Bellunesi nel Mondo, è nato un dialogo con l’Argentina: una confederazione di italiani ha stilato un elenco di discendenti di emigranti disponibili a lavorare in Italia».
Buona lettura e grazie alla redazione di Avvenire per l’attenzione riservataci.