I nuovi parroci in Alto Agordino e Fodom

Don Franco Decima e don Andrea Constantini sono stati ufficialmente presentati alle loro nuove comunità

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Con una veglia di preghiera nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, giovedì 7 ottobre, il vescovo Renato, accompagnato da parecchi preti della forania di Agordo, ha presentato alle rispettive parrocchie don Franco Decima – come parroco di Alleghe, di Santa Maria e Caprile – e don Andrea Constantini – come parroco di Pieve di Livinallongo e di Arabba. Assieme a loro anche don Dario Fontana, vicario parrocchiale di Alleghe, Caprile, Santa Maria e Rocca Pietore e custode del Santuario mariano. Erano presenti anche i sindaci Danilo De Toni (Alleghe), Rocca Pietore (Andrea De Bernardin) e Livinallongo (Leandro Grones).

Davanti al Santuario, avvolto ormai dal buio della notte, i fedeli si sono trovati come facevano i primi cristiani alla vigilia della festa, per pregare. «Noi – ha il detto Vescovo nel saluto iniziale – vogliamo riprendere questo antico gesto con l’accensione del cero pasquale, simbolo di resurrezione, portato da don Andrea e da don Franco», che hanno offerto la fiammella ai fedeli. Poi l’ingresso solenne in chiesa, accompagnato dall’acclamazione in canto «Il Signore è la luce che vince la notte», e la successiva proclamazione del Vangelo. Quindi ciascun rappresentante delle comunità ha ricevuto dalle mani del Vescovo alcuni suggerimenti tratti dalla Carta d’intenti, approvata nella recente Assemblea sinodale di settembre.

Nell’omelia il Vescovo ha commentato il brano evangelico, che narra l’annuncio a Maria, raccogliendo dal testo panorami e prospettive che non si discostano da quanto vissuto da Maria: i timori, le paure, i tentennamenti, ma anche la speranza e lo sprone a mettersi in gioco, per iniziare un nuovo percorso alla luce di passaggi che hanno coinvolto le comunità dell’alto Cordevole con l’avvicendamento dei parroci. Non più campanili che, in passato, hanno favorito il consolidamento della fede, ma che hanno impedito di camminare in comunità allargate. Di qui l’appello del Vescovo a una nuova forma di aggregazione che possa incidere in profondità tra la comunità che vive tra le nostre montagne.

Infine è stata data la parola ai rappresentanti delle quattro parrocchie per un saluto di accoglienza; altrettanto hanno fatto i nuovi parroci don Andrea e don Franco, che domenica 10 ottobre faranno il loro ingresso nelle loro rispettive nuove sedi.