Gli appuntamenti del centenario

I salesiani a Belluno, un cammino lungo cent’anni

L’educazione salesiana, il sogno di don Bosco vivo nella società di oggi

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Il 23 ottobre 1924 arrivarono a Belluno i primi tre salesiani: don Mario Signorini con l’incarico di direttore, don Francesco Carpenè, già missionario delle Indie, e il coadiutore Lorenzo Del Favero. A loro il vescovo Giosuè Cattarossi riservò un’accoglienza cordiale e solenne presentando alla popolazione bellunese, convenuta numerosa, la loro preziosa opera per gli orfani, i figli del popolo, gli studenti.

La comunità salesiana bellunese raggiunge così il significativo traguardo dei 100 anni di presenza e servizio religioso ed educativo nel capoluogo. L’azione continuativa dei salesiani in un secolo ha significato una realtà viva che ha contribuito a formare questo territorio, ponendosi quale centro di aggregazione e punto di riferimento, in particolare per la gioventù bellunese. I salesiani erano stati chiamati a Belluno per continuare l’opera pia e caritatevole di don Antonio Sperti, che nel 1855 aveva fondato un orfanotrofio annesso alla chiesa di san Rocco, e a lui intitolarono il loro primo collegio che sorse in piazza Piloni. Qui i salesiani avviarono un convitto per studenti (dal 1925), un frequentato oratorio festivo per la gioventù cittadina (dal 1926), nonché il teatro con il “Cinema Famiglia”. A partire dal 1957 la comunità salesiana si trasferì nell’Istituto “Agosti”, costruito grazie alla generosità di benefattrice, la contessa Giuseppina Agosti, per realizzarvi le scuole professionali.

Per celebrare l’importante anniversario è stato approntato il seguente programma. Si comincerà venerdì 18 ottobre: alle ore 18, presso la sala Bianchi, verrà presentato il libro I Salesiani a Belluno. Un cammino lungo cent’anni, curato da Giorgio Reolon e stampato da Grafiche Longaronesi. Il volume, con un nutrito apparato fotografico (curato da Costantino Cavallini) e tramite numerose testimonianze e documentazione, ripercorre la storia di questa importante realtà, dalle sue origini legate indissolubilmente al sacerdote bellunese don Sperti fino ai nostri giorni, una memoria viva di quanto l’opera salesiana bellunese ha significato per generazioni di giovani e per l’intera comunità.

Domenica 20 ottobre sarà una giornata di festa, occasione per dire grazie perché da quel seme è germogliata una grande pianta che oggi comprende scuola (infanzia, primaria, secondaria di primo grado), parrocchia, oratorio-centro giovanile, ospitalità. Alle 9.30 ritrovo in piazza dei Martiri davanti alla chiesa di san Rocco dove tutto ebbe inizio. Ai salesiani, infatti, il vescovo Cattarossi insieme alla gestione dell’orfanotrofio Sperti, aveva incaricato di officiare la rettoria di san Rocco: per la chiesa del centro città i salesiani, dal 1924 al 1957, garantirono un decoroso servizio per le messe e le confessioni. Qui ci sarà un breve saluto delle autorità.

Alle 10, in corteo, con la Banda “Don Bosco” dell’oratorio di San Donà di Piave ci si porterà verso l’Istituto salesiano “Agosti”, passando per la chiesa di san Giuseppe di Borgo Pra, il primo nucleo di quella che poi sarà la parrocchia salesiana eretta nel 1951. In caso di maltempo l’appuntamento sarà alle ore 10.30 presso l’Istituto Agosti.

Alle 11.30, nella chiesa parrocchiale di san Giovanni Bosco, il vicario del Rettor maggiore dei Salesiani, don Stefano Martoglio, presiederà la santa Messa di ringraziamento. A seguire, alle 13, pranzo a buffet per tutti.

Il pomeriggio sarà all’insegna della musica e della cultura: alle 14 il concerto della banda “Don Bosco”; alle 15 la prolusione sull’educazione a cura del vicario del Rettor maggiore, dal titolo L’educazione salesiana, il sogno di don Bosco vivo nella società di oggi; subito dopo la presentazione del libro sui cent’anni della presenza salesiana a cura dell’autore Giorgio Reolon.

Mercoledì 23 ottobre, nel giorno dell’arrivo dei primi tre salesiani a Belluno, la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal vescovo Renato Marangoni. Un’ultima presentazione del volume si svolgerà il 24 ottobre, alle 20.30, in chiesa parrocchiale.