Si è aperta con un momento di preghiera per Papa Francesco e per la pace nel mondo la riunione della Conferenza Episcopale Triveneto, che si è svolta nella sede di Zelarino, a Venezia. I vescovi del Triveneto hanno voluto esprimere la loro vicinanza al Papa in questo momento di sofferenza e difficoltà.
Nel corso dell’incontro, i vescovi hanno avuto un confronto con i responsabili della Fondazione di partecipazione Esodo, nata nel 2016 su iniziativa delle diocesi di Verona, Vicenza e Belluno-Feltre, con l’adesione successiva di Venezia e Vittorio Veneto. La Fondazione ha l’obiettivo di consolidare il Progetto Esodo, che si occupa della reintegrazione sociale e lavorativa di persone detenute, ex detenute o in misura alternativa alla detenzione.
Durante il dibattito sono stati approfonditi alcuni aspetti centrali del progetto, tra cui il rafforzamento della rete di soggetti impegnati nel settore della giustizia, il coordinamento delle risorse territoriali per una risposta più efficace alle necessità emergenti e l’interlocuzione con le istituzioni pubbliche per migliorare le attività a favore dei beneficiari. Alcune diocesi hanno manifestato interesse a entrare a far parte dell’iniziativa, con l’obiettivo di potenziare la collaborazione tra le Caritas diocesane e le realtà del Terzo Settore.
Nel corso della riunione sono stati inoltre annunciati due importanti appuntamenti che si terranno nel 2025 ad Aquileia. Il 14 giugno è previsto il pellegrinaggio giubilare delle Facoltà ecclesiastiche del Triveneto, a cui parteciperanno la Facoltà Teologica del Triveneto e i suoi istituti associati, la Facoltà di diritto canonico “San Pio X” di Venezia, l’Istituto di liturgia pastorale “Santa Giustina” di Padova e l’Istituto di studi ecumenici “San Bernardino” di Venezia. Il 18 novembre, invece, si svolgerà un incontro di preghiera ecumenica per commemorare i 1700 anni dal Concilio di Nicea. L’evento vedrà la partecipazione dei vescovi del Triveneto, che terranno nella stessa giornata la loro riunione periodica, e dei rappresentanti delle Chiese cristiane della regione, insieme ai fedeli del territorio.