Il percorso di scienze religiose può riservare felici sorprese, oltre alla possibilità di approfondire la propria fede e allo sbocco professionale come insegnante di religione, che è soprattutto una missione tra i giovani. Così è stato per Giulia Costa, classe 1992 residente a La Secca (Ponte nelle Alpi), che il 13 novembre 2023 ha completato il suo percorso accademico presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I”, discutendo una tesi di licenza (laurea magistrale) sulla figura e sul magistero del beato Giovanni Paolo I.
Guidata dal professor Davide Fiocco, Giulia ha concentrato la sua ricerca sul rilievo della Sacra Scrittura nel pensiero di Papa Luciani con una tesi dal titolo: «C’è un pane, che nutre durante il viaggio: la Parola di Dio. Centralità della Bibbia nel pensiero di Albino Luciani». La ricerca presenta tre aspetti del magistero del vescovo Luciani sulla centralità della sacra Scrittura nella teologia, nella liturgia, nella vita pastorale. Nel panorama delle ricerche sul nostro Beato questo approccio presenta una sua originalità, perché si avventura su un tracciato inedito, come evidenziato dal relatore: «nel pensiero di Luciani c’è effettivamente un progresso da un’accentuazione catechistica a una sensibilità più biblica, del resto lineare con le novità conciliari e le ampie visioni additate da Paolo VI nella Evangelii Nuntiandi».
Dopo l’approvazione con il massimo dei voti, la tesi ha potuto concorrere al Premio “Papa Luciani”, istituito nel 2021 con l’accordo tra la Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I e l’Istituto di Treviso, promosso anche dalle diocesi di Belluno-Feltre e Vittorio Veneto.
Nell’occasione del Dies academicus di giovedì 21 novembre, solenne inaugurazione dell’anno accademico, il premio è stato pubblicamente consegnato a Giulia dallo stesso don Davide Fiocco, in quanto membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Vaticana. Grazie alla Fondazione per l’attenzione riservata all’istituto, mentre alla dottoressa giungono le congratulazioni di tutti i presenti e un augurio di… buon Natale: certo per quello liturgico, ma anche l’ormai prossimo lieto evento della maternità!