16 anni di vita religiosa a servizio dell’Istituto Agosti

In memoria di don Guerrino, salesiano

Il ricordo di un collega nell’insegnamento, un caleidoscopio di interessi

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Ci giunge la notizia che ieri, 5 novembre 2024, il sacerdote salesiano don Guerrino Bordignon è tornato alla Casa del Padre. Aveva 82 anni e aveva speso 16 anni della sua vita religiosa, sulle orme di Don Bosco, presso l’Istituto Agosti di Belluno, sia come insegnante, che come assistente. Era appassionato di montagna e del metodo educativo degli scout.

Le esequie saranno celebrate sabato 9 novembre, alle ore 10.00, nella chiesa parrocchiale di Mussolente. Il Rosario sarà recitato venerdì 8 alle ore 20.00 nella stessa chiesa.

Il Vescovo e il presbiterio diocesano si uniscono alla preghiera della comunità salesiana dell’Agosti e della parrocchia di San Giovanni Bosco, ringraziando il Signore per il servizio offerto in città da don Guerrino. Requiescat in pace.


Un ricordo

Caleidoscopio. È la prima parola che mi viene alla mente pensando a don Guerrino Bordignon, sacerdote salesiano tornato alla casa del Padre alcuni giorni. Don Guerrino si caratterizza, infatti, per una moltitudine di interessi e di attività in cui era coinvolto che lo rendevano unico e vario nello stesso tempo. Da un lato spiccava il suo lato accademico di insegnante e soprattutto di psicologo specializzato nell’orientamento. Rivendicava, mostrando con giusto orgoglio la tessera, di essere uno dei primi iscritti all’ordine degli psicologi. Dall’altro era un infaticabile animatore di uscite, gite ed escursioni soprattutto in montagna e verso mete parimente di valore naturalistico e storico, un’altra delle sue passioni. A ciò si aggiungono le sue proverbiali doti di cuoco, tanto attorno al falò quanto in una moderna cucina, la passione per la tecnologia delle comunicazioni, un video da lui prodotto come regista ha vinto il primo premio ad un concorso dedicato all’orientamento scolastico, ma anche la disponibilità e capacità nello svolgere mille piccoli lavori: imbianchino, idraulico, elettricista, giardiniere, ecc. prendendosi così cure delle case che lo ospitavano.

Tuttavia e prima di tutto don Guerrino era salesiano e scout insieme e quindi aveva una passione e un amore sconfinato per i giovani. Il suo cuore e la sua mente erano per loro, per la loro crescita e perciò proponeva traguardi ambiziosi, senza mai blandirli o abituarli al facile successo, ma pretendendo che dessero il meglio e si impegnassero in ogni circostanza: nello studio scolastico come nelle camminate in montagna, nell’animazione in cortile come nei momenti di preghiera. Per questo sua tensione, in alcuni momenti, don Guerrino appariva molto esigente, a volte addirittura intransigente, ma in realtà era autentico desiderio che i suoi ragazzi e le sue ragazze diventassero uomini e donne veri.

Un filo rosso era la trama di tutte queste sfaccettature di don Guerrino: l’ironia. Le sue battute fulminanti e il sorriso con cui affrontava la vita erano il segno della sua grande intelligenza e del saper dare il giusto peso alle cose. Ma ancora di più testimoniavano la sua consapevolezza che solo affidando tutto ciò che faceva al Signore avrebbe potuto essere guida, maestro e amico. Buona strada, don Guerrino.

Flavio Battiston