La Certosa di Vedana, che da sette anni accoglie le monache dell’Ordine delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, si prepara a commemorare i duecento anni dalla morte della loro fondatrice, la beata Maria Maddalena dell’Incarnazione. L’anniversario cade il 29 novembre e nella Certosa di Vedana sarà preceduto da una novena, che si terrà ogni giorno dal 20 al 27 novembre alle ore 17.15, culminando il 28 novembre con l’Ora santa dalle 18 alle 19.
Nata nel 1770 a Porto Santo Stefano, in Toscana, Caterina Sordini – questo il suo nome di battesimo – crebbe in una famiglia benestante, circondata dalla ricchezza. Tuttavia, la sua vita subì un cambiamento radicale a sedici anni, quando ebbe una visione. Durante la Messa domenicale, si ritrovò davanti a un’immagine di Cristo sofferente riflessa nello specchio. Quell’evento la portò a intraprendere la vita religiosa presso il Monastero delle Terziarie Francescane a Ischia di Castro, dove prese il nome di Maria Maddalena dell’Incarnazione. A soli 32 anni, divenne badessa, guadagnandosi il rispetto delle consorelle per l’impegno e la dedizione.
Nel 1789, durante un momento di preghiera, raccontò di aver ricevuto un’ulteriore visione: Gesù Cristo le chiedeva di fondare un ordine dedicato all’adorazione del Sacramento. Animata da questo ideale, nel 1807, madre Maria Maddalena fondò l’Istituto dell’Adorazione Perpetua dell’Eucaristia nel convento delle Quattro Fontane a Roma. La nuova congregazione, consacrata alla preghiera ininterrotta davanti all’Eucaristia, divenne così un centro spirituale per numerose vocazioni.
La fondatrice affrontò numerose sfide, tra cui l’esilio forzato in Toscana durante l’occupazione napoleonica. Ritornata a Roma dopo la caduta dell’imperatore francese, stabilì la Casa Madre della sua congregazione presso la chiesa di Sant’Anna, vicino al Quirinale. La fama di santità di Maria Maddalena dell’Incarnazione si diffuse già durante la sua vita, e dopo la morte (1824), il suo carisma continuò ad attrarre nuove vocazioni. Nel 2008 venne dichiarata beata da papa Benedetto XVI.
L’Ordine delle Adoratrici Perpetue conta oggi circa sessanta monasteri nel mondo, presenti in Europa, Africa e America. La congregazione, che conserva anche il canto gregoriano e la liturgia monastica, si caratterizza per l’internazionalità delle sue monache. La preghiera continua dell’Ordine rappresenta il cuore della loro vita spirituale, con un’invocazione costante: «In questo Sacramento del tuo amore e della nostra fede noi ti riconosciamo come nostro Dio, che vogliamo adorare; come nostro Maestro, che vogliamo ascoltare; come nostro re, a cui vogliamo dare la nostra ubbidienza; come luce, che vogliamo seguire; come medico, a cui vogliamo ricorrere».
La comunità delle Adoratrici Perpetue di Vedana invita i diocesani alle celebrazioni in onore della loro fondatrice, un’occasione per approfondire il significato della devozione eucaristica che anima la loro spiritualità.
don Natale Trevisan