Un’ora di preghiera e di cammino a un passo dal lago di Santa Croce per sentirsi uniti e pellegrini di speranza. Nella serata di venerdì 11 aprile le cinque parrocchie della collaborazione pastorale del basso Alpago si sono ritrovate a Farra d’Alpago per pregare insieme la Via Crucis, ultimo appuntamento prima della Settimana Santa. Le parrocchie sono Cornei, Farra, Puos, Santa Croce e Sitran-Bastia, che da più di un anno hanno intrapreso un nuovo cammino di condivisione con la costituzione di un unico consiglio pastorale parrocchiale unitario. L’idea di vivere una Via Crucis unitaria era nata già durante la Quaresima 2024 e quest’anno lo stesso consiglio ha voluto riproporre questo appuntamento impegnandosi a pensarlo, costruirlo e attuarlo insieme. Il titolo infatti parla da solo: “Uniti nella speranza”.
La partenza è stata fissata presso il ponte di legno sul torrente Tesa e poi, attraversato il ponte, è stata percorsa la strada lungo la spiaggia. L’attraversamento del ponte è stato pensato e voluto come simbolo di collegamento e connessione tra le comunità. Di qui si è proseguiti verso il centro di Farra fermandosi davanti al cimitero vecchio e ai monumenti ai caduti e così concludere davanti alla chiesa parrocchiale. Le undici stazioni sono state scritte dai consiglieri in modo da fare un percorso spirituale attraverso la Passione di Gesù, riflettuta e provata anche da quattro personaggi che hanno dato un fervido esempio di vita cristiana: i beati Carlo Acutis e papa Giovanni Paolo I, la serva di Dio Chiara Corbella Petrillo e le donne vittime di violenza e di mafia. Come ha ricordato don Lorenzo Sperti, parroco di Farra e Santa Croce che ha guidato la preghiera, essi sono stati esempi di speranza del giorno d’oggi, persone che hanno concretizzato il messaggio evangelico nella propria vita, nella propria malattia, nel proprio servizio verso gli altri. Ogni parrocchia ha contribuito con la lettura di due o tre stazioni ciascuna coinvolgendo piccoli e grandi. Tante voci, ma un’unica fede che ha spinto molti a prendere parte alla Via Crucis.
Una preziosa mano è stata data anche da alcuni alpini di Farra, che hanno aperto il corteo numeroso di fedeli illuminando il crocifisso e assicurando il passaggio soprattutto nei punti in cui c’era il transito delle macchine.
Questa Via Crucis è stata il frutto della sinergia tra le parrocchie. Il consiglio pastorale ha unito le forze e le menti per confezionare un bel momento di preghiera che potesse essere respiro di speranza e collaborazione per le cinque parrocchie. Come in ogni ambito, è dalle piccole cose che si comincia per costruire un progetto comune. Le testimonianze di papa Luciani, di Chiara Corbella Petrillo, delle donne vittime di ingiustizie, di Carlo Acutis hanno voluto essere uno spunto per guardarsi dentro e riflettere su come possiamo essere cristiani in questi anni segnati da cambiamenti, da logiche diverse rispetto un tempo, ma che ci chiedono di continuare a concretizzare, anche e soprattutto nelle difficoltà, la pace e la misericordia di Dio. Perché, come recitava una riflessione, «la fede non è solo una questione di credenze, ma un modo di affrontare la vita, abbracciando ogni sfida con un cuore aperto e una fiducia incrollabile».
Paolo Sitran