La mostra esperienziale nel battistero del Duomo

Memorie dei battesimi e dei giubilei

Tra registri parrocchiali e antiche medaglie commemorative

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Un suggestivo dialogo tra arte, storia e spiritualità si è inaugurato domenica pomeriggio nel Battistero della Cattedrale di Belluno. La mostra “Rigenerati nella speranza: rivestiti di Cristo con il battesimo”, promossa dalla Consulta beni culturali ecclesiastici del Triveneto e curata dall’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della diocesi di Belluno-Feltre e dalla Biblioteca Gregoriana di Belluno, offre un’occasione preziosa per meditare sul sacramento fondante della fede cristiana, il Battesimo, alla luce del Giubileo della Speranza che stiamo vivendo.

L’iniziativa si inserisce nel cammino giubilare, invitando a riscoprire come il Battesimo rappresenti la porta d’ingresso alla vita in Cristo e come l’Anno Santo sia un tempo privilegiato per rinnovare questa esistenza illuminata dalla speranza. Proprio nel Battistero, scrigno di fede e di arte, la monumentale conca battesimale, impreziosita dal coprifonte ligneo scolpito dai maestri Andrea Brustolon, con la statua di san Giovanni Battista che lo sovrasta, e Angelo Majer, con le dodici realistiche ed espressive testine degli Apostoli, si fa eloquente testimone di secoli di iniziazione cristiana.

A rendere ancora più vivo questo legame con la nostra storia di fede, l’esposizione di due registri di battesimi provenienti dall’Archivio della Parrocchia del Duomo. Questo archivio, recentemente riordinato da Giorgio Fornasier e Francesco Merola rispettando il vincolo di produzione e l’ordinamento originario, rappresenta un’importante testimonianza della vita della comunità del centro cittadino. Tra le pagine ingiallite, ecco riaffiorare le tracce di illustri concittadini: il registro datato 1655-1684 reca gli atti di battesimo del celebre pittore Sebastiano Ricci e dello stesso scultore Andrea Brustolon. Un secondo registro ci consegna invece l’atto di battesimo di Aristide Gabelli (1830-1891), insigne pedagogista che ha lasciato un segno importante nella storia dell’educazione italiana.

Ad arricchire ulteriormente il percorso espositivo, sette medaglie giubilari di notevole interesse storico e artistico, conservate presso la Biblioteca Lolliniana di Belluno. Tra queste spiccano la medaglia del Giubileo del 1425 e quella coniata da Papa Giulio III (1550), nel retro della quale è presente il progetto della nuova basilica di San Pietro, opera dell’architetto Antonio da Sangallo, mai realizzata. Questi preziosi manufatti provengono da una donazione più ampia di Gregorio XVI, al secolo Bartolomeo Alberto Cappellari, nato a Belluno e battezzato proprio in questo fonte battesimale nel 1765.

Papa Gregorio XVI ebbe sempre un vivo ricordo della sua terra d’origine. Divenuto papa nel 1831, diresse al Capitolo della Cattedrale cinque Brevi con concessioni, conferme di diritti e, soprattutto, doni. Il Breve “Romanorum Indulgentia Pontificum del 5 luglio 1831 è la testimonianza documentale che attesta storicamente la donazione del Medagliere Pontificio alla Biblioteca Lolliniana, con all’interno le medaglie coniate dalla Zecca Pontificia. In totale ci sono 741 medaglie di cui 608 fanno parte della donazione del papa bellunese; quelle relative ai Giubilei sono 36 e coprono gli Anni Santi dal 1425 al 1825. Dopo la donazione di papa Cappellari, il medagliere venne aggiornato solo occasionalmente, come ad esempio con le medaglie commemorative per i Giubilei del 1900 e del 1925, coniate da Leone XIII e Pio XI. Nel corso dei secoli XV-XVII, la Zecca Pontificia coniò medaglie commemorative per rammentare momenti importanti dei singoli pontificati, un veicolo fondamentale di propaganda da parte del Papato. Inizialmente, le medaglie prodotte per l’Anno Santo furono di tipo commemorativo; poi, dal 1525, comparve la prima moneta del Papa che apriva la Porta Santa. Le prime immagini vennero incise su piombo per poi passare all’oro. Lo studio di queste opere d’arte numismatica permette di comprendere con quali modalità veniva vissuto e percepito il Giubileo all’interno della comunità cristiana.

La mostra nel Battistero sarà aperta anche nelle prossime domeniche di maggio, dalle ore 14 alle 18. I volontari dell’Associazione culturale “Campedel” saranno a disposizione per visite guidate che includono anche la Cattedrale con i nuovi arredi frutto dell’adeguamento liturgico.

Jacopo De Pasquale & Giorgio Reolon