Pellegrini di speranza: il dono della vita

62ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni - Credere, Sperare, Amare

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“Che nome date al vostro bambino?”: è la prima domanda che la Chiesa rivolge alle coppie che chiedono il dono del Battesimo, il dono di essere inseriti nella comunità cristiana per condividere la fede. La Chiesa ci chiama per nome: i voluminosi registri che riempiono gli archivi delle canoniche e delle curie sono popolati di nomi, alcuni celebri, altri sconosciuti, alcuni autori di grandi imprese, altri anonimi. Dietro ogni nome, c’è una storia d’amore: la storia di Dio con il suo popolo. Si innesta qui il mistero grande e complesso della vocazione, spesso superficialmente semplificato e ridotto solo alla scelta di uno stato di vita all’interno della Chiesa, senza soffermarsi sulla motivazione profonda che ci porta a decidere, a scegliere, a intraprendere il cammino. La vocazione racchiude la chiamata alla vita piena, alla vita in grande, alla vita donata, alla vita che diventa anticipo del Regno dei cieli, alla vita che si modella, piano piano, sulla vita di Gesù, il cui nome significa dono di sé fino alla croce e alla Risurrezione. Papa Francesco, nel Messaggio che ci introduce nella Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni che celebreremo domenica 11 maggio, ha scritto: “Il dono della vita chiede una risposta generosa e fedele. […] Ogni vocazione, percepita nella profondità del cuore, fa germogliare la risposta come spinta interiore all’amore e al servizio, come sorgente di speranza e di carità e non come ricerca di autoaffermazione”. Ci viene naturale pensare alla vocazione come una questione che riguarda i tanti ragazzi e ragazze che vivono nei nostri paesi, che sono – ci ricorda ancora papa Francesco – l’ “adesso di Dio” e che chiedono – a volte con il loro silenzio e anche con la loro assenza – di essere accompagnati, di essere ispirati, di trovare indicazioni e orientamenti preziosi per fare della propria vita un dono e un capolavoro. Eppure, la vocazione è una questione che riguarda tutti: chi ha celebrato il Sacramento del Matrimonio, i religiosi e le religiose che vivono nelle nostre comunità sono storie di vocazione in cui la fedeltà, i piccoli e grandi “sì” quotidiani, le difficoltà affrontate e le gioie incontrate raccontano la speranza di Dio per la nostra umanità, per la nostra Chiesa locale, per il nostro tempo e il nostro territorio. Tutti siamo chiamati a prenderci cura della vocazione nostra e di chi ci è a fianco, perché “la scoperta della propria vocazione avviene attraverso un cammino di discernimento. Questo percorso non è mai solitario, ma si sviluppa all’interno della comunità cristiana e insieme ad essa”. Un segno di cura – che si affianca alla vita quotidiana delle nostre comunità, vero terreno in cui nascono e crescono tutte le vocazioni – sono i momenti di preghiera che animeranno questo mese di maggio in tutto il territorio diocesano:

  • La veglia vocazionale per la convergenza foraniale di Sedico – Santa Giustina, presieduta dal Vescovo Renato, si terrà presso la parrocchia del Mas, venerdì 9 maggio alle 20.30; parteciperanno i giovani pellegrini che si recheranno a Roma all’inizio del mese di agosto;
  • La convergenza foraniale di Feltre – Lamon – Pedavena si riunirà in preghiera sabato 10 maggio alle ore 20.30 presso la chiesa di Boscariz;
  • Domenica 11 maggio, a partire dalle ore 16, la convergenza foraniale di Ampezzo-Cadore-Comelico invita in particolare i cresimandi e i cresimati ad un pomeriggio di preghiera e di festa a Lozzo di Cadore, prevedendo anche la visita alla mostra “I santi della porta accanto”.
  • La convergenza foraniale di Longarone-Zoldo-Alpago accompagnerà con la preghiera del Rosario vocazionale l’invio dei giovani in missione da parte del Vescovo Renato, venerdì 16 maggio alle ore 18.00 presso la grotta della Madonna di Lourdes di Soverzene.
  • Le convergenze foraniali di Belluno e Agordo si uniranno nella preghiera quotidiana del Rosario o nella celebrazione dell’Eucarestia (a seconda delle varie parrocchie), sottolineando l’indispensabile “dimensione feriale” della cura delle vocazioni”: anche gruppi, associazioni, movimenti, famiglie possono pregare utilizzando il sussidio che è stato preparato.

Questi giorni, sono particolarmente importanti per la Chiesa universale: al Conclave, che si riunirà a partire da mercoledì 7 maggio, viene richiesto di individuare il Vescovo di Roma, segno visibile di unità. È anch’esso un processo vocazionale, un sì ulteriore che lo Spirito Santo saprà ispirare, accompagnare, sostenere: anche per questo motivo, la nostra preghiera si fa più intensa. Chiedendo non tanto la quantità delle chiamate, ma, anzitutto, la qualità del cammino di sequela, di discepolato, di dono della vita sostenuto dalla speranza incrollabile che ci viene dalla fede, dall’incontro con il Cristo Risorto e vivo. A partire da ciascuno e ciascuna di noi.

– scarica Il Sussidio

– Scarica la guida per la veglia Vocazionale