«Ecologia e lavoro per il bene della persona»: è il titolo del convegno promosso dall’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro, in collaborazione con altri Uffici diocesani, presso la Villa gregoriana di Auronzo – Palus San Marco per i prossimi 1 e 2 settembre (sabato e domenica). Due i relatori principali: don Walter Magnoni, direttore dell’Ufficio della pastorale sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Milano e coordinatore degli uffici della Lombardia, e Giorgio Osti, docente di sociologia dell’ambiente e del territorio all’università di Trieste.
Il convegno si aprirà sabato 1 settembre alle 9 con un’introduzione, per lasciare subito dopo spazio a don Walter Magnoni, che sviscererà il tema «Ecologia e società: tutto è connesso». Il tema sarà declinato in chiave locale nei tre laboratori proposti nella seconda parte della mattinata: il primo, con tema «Connessioni tra ambiente, lavoro, vita sociale per lo sviluppo integrale della persona; il secondo, cosa fare?; il terzo, ambiente e fraternità: atteggiamenti delle comunità. Nel pomeriggio, alle 16, il microfono passa a Giorgio Osti affinché tratti il tema «Come coniugare ecologia e lavoro». I laboratori che avranno il compito di incarnare nella situazione bellunese-feltrina l’argomento avranno per titolo «Lo spopolamento dei nostri paesi» (il primo), «l’agire della comunità cristiana» (il secondo), «Tutela e sviluppo dell’ambiente: quali opportunità di lavoro?». La domenica mattina, con inizio dei lavori alle 9.15, sarà dedicata a una tavola rotonda «Tra cura dell’ambiente, stupore e lavoro: problematiche, esperienze, opportunità», moderata da Stefano Perale.
Il convegno è aperto a giovani e adulti che desiderano approfondire i temi alla luce della dottrina sociale della Chiesa (le coppie con prole possono portare i figli, che saranno seguiti da volontari). Sono già aperte le iscrizioni presso don Mario Doriguzzi (doriguzzimario@gmail.com) oppure Bruno Bona (cellulare 329.40.51.484).
Papa Francesco nell’enciclica «Laudato si’» sostiene che la logica che non prova particolare preoccupazione per l’ambiente è la medesima logica che sostiene l’ingiustizia, che scarta i deboli, che manipola le persone, che guarda solo al proprio tornaconto. Se questo è vero, si deve parlare di ecologia ambientale e anche di ecologia dei rapporti umani e sociali. In ultima analisi, di “ecologia integrale”. è necessario custodire l’ambiente, ma è indispensabile anche il lavoro. Non è sempre facile coniugare ecologia e lavoro, sono necessari dei compromessi che salvaguardino il più possibile l’una e l’altra realtà. Quale equilibrio deve esserci tra la tutela ambientale e le potenzialità di sviluppo economico? L’ecologia circolare e altre buone pratiche dimostrano che lavoro e rispetto dell’ambiente non solo possono coesistere, ma insieme costituiscono un bene per le persone e per l’intera società. Occorre, quindi, promuovere processi di partecipazione dal basso e una diffusa cultura della responsabilità.
Giuseppe Bratti