Dopo un primo anno di corsi che ha raccolto ottimi feedback, sia in numero di iscrizioni che in soddisfazione dei partecipanti, a ottobre ricomincia il percorso di formazione teologica della nostra diocesi, #pensachefede, che prevede incontri settimanali di un’ora e mezza, presso il seminario di Belluno. È un percorso che ha un’anima verticale, trascendente e teologica, e una seconda anima più orizzontale e sociale.
Gli interventi dei professori infatti hanno il desiderio di curare la fede personale, l’interiorità e il rapporto con Dio dei partecipanti consapevoli che soffermarsi su queste considerazioni aiuti a supportare e migliorare di conseguenza le relazioni con gli altri e l’approcciarsi all’attualità con cui si rapportano i cittadini.
Il percorso si strutturerà anche quest’anno in 15 incontri, tenuti da diverse voci autorevoli, che inviteranno a prendersi cura della propria spiritualità, del proprio corpo e degli affetti, anche tenendo conto di tematiche contemporanee o della ripercussione che la cura di questi ha nell’operare in comunità: è indispensabile prendersi cura di sè per poter prendersi cura degli altri.
L’obiettivo delle lezioni rimane lo stesso dello scorso anno: creare uno spazio di dialogo, approfondimento e riflessione per una fede “pensata”, che sappia arricchire di ragione e bellezza quanto è stato tramandato dalle famiglie, dalle comunità e quanto interroga le nostre menti.
Per permettere al maggior numero di persone di partecipare è stato scelto un orario serale (dalle 20.30 alle 22.05) e viene data la possibilità di collegarsi a distanza, in diretta con il supporto di tutor.
Ogni altra informazione è disponibile nel depliant, scaricabile da questa pagina. Le iscrizioni sono possibili tramite la mail pensachefede@chiesabellunofeltre.it; oppure accedendo a questo link.
I corsi inizieranno venerdì 4 ottobre; avranno una pausa durante il periodo dell’Avvento e Natale, per poi riprendere il 10 gennaio 2025 e terminare nel mese di febbraio.
Alessio, Chiara, Daniela, don Davide, Katia, Mirta, Monica, Sara, Ugo
(Foto Paolo Lotti)