È uno degli edifici più antichi e suggestivi della città. Originariamente era il convento di una comunità francescana, documentata a Belluno già nel 13° secolo. Il complesso venne quindi riedificato insieme alla chiesa di San Pietro, annessa al convento e consacrata nel 1326. Restano tracce della pregevole composizione gotica nel chiostro più antico. La chiesa venne ricostruita in stile barocco nel 1750.
All’interno del Seminario testimoniano l’evoluzione architettonica del complesso i due grandi chiostri: il cosiddetto chiostro gotico, del secolo XV, che sulla parete sud dai busti dei religiosi di maggiore levatura usciti dalla famiglia francescana bellunese, mentre la pavimentazione è formata dalle arche sepolcrali settecentesche delle famiglie cittadine dell’epoca. Di pari interesse il vicino chiostro rinascimentale, del secolo XVI, che ha al centro un pozzo del 1730, eretto sopra di una cisterna alimentata dalla raccolta delle acque piovane.
Soppresso il convento con le requisizioni napoleoniche del 1807, l’edificio ospitò il Liceo dipartimentale nel 1810 e dal 1834 il nuovo Seminario, che il bellunese papa Gregorio XVI volle intitolato a San Gregorio Magno. Il complesso venne ristrutturato nel 1952, anno di realizzazione della nuova facciata, disegnata dall’architetto bellunese Alberto Alpago-Novello. Un ulteriore restauro avvenne a cavallo del Duemila.
Dal 2016 i seminaristi della diocesi sono ospitati nel seminario di Trento. La struttura è ancora attiva perché ospita il Liceo classico-scientifico intitolato al vescovo Alvise Lollino e il Polo didattico locale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I”, promosso e sostenuto dalle tre diocesi di Belluno-Feltre, Treviso e Vittorio Veneto.
Il Seminario inoltre custodisce due biblioteche: la Biblioteca Gregoriana e la biblioteca capitolare, detta “Lolliniana”, che vanta alcuni preziosi codici antichi.
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Rettore: mons. Giorgio Lise
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