Approfondimento e campo d’indagine più largo. Contributi scientifici, ma anche divulgativi. Foto e spunti di visita. Ma anche un fine lavoro filologico che rivede alcune attribuzioni artistiche che erano date per consolidate. Sono i contenuti dell’ultimo volume di Tesori d’arte dedicato all’Oltrepiave, ai territori di Lorenzago e Vigo di Cadore, che sarà presentato venerdì prossimo (30 agosto) a Laggio.
L’iniziativa editoriale nata su intuizione della Diocesi di Belluno-Feltre, della Provincia di Belluno e del Gal Alto Bellunese compie i suoi primi ventuno anni di vita. E lo fa tornando proprio là dove tutto è cominciato. Infatti, era il 2003 quando la Provincia di Belluno – insieme agli altri enti – diede alla luce il primo volume di quella che sarebbe diventata una preziosa e fortunata collana sui Tesori d’arte nelle chiese. E quel primo volume parlava proprio di Vigo, in particolare della chiesa di Sant’Orsola. Adesso l’indagine storica e artistica si allarga a Lorenzago e abbraccia nuovi approfondimenti, tra cui la correzione di un errore di attribuzione di alcuni altari dell’area oggetto d’indagine, che si reiterava da oltre mezzo secolo.
- Il volume si apre con un inquadramento storico-territoriale di Giandomenico Zanderigo Rosolo, che contestualizza l’Oltrepiave e le condizioni sociali ed economiche in cui sono stati realizzati gli edifici sacri e gli arredi.
- on Giacomo Mazzorana, storico dell’arte, approfondisce gli spunti iconografici dedicati alla Madonna della Difesa;
- mentre Federico Bulfone Granshinigh, architetto ed esperto di storia dell’architettura e del restauro, si focalizza sull’attività degli architetti della famiglia Schiavi in Oltrepiave.
- Un saggio di Matteo Da Deppo è dedicato alla chiesa di Santa Margherita di Salagona;
- un altro – a firma di Flavio Vizzutti e Giorgio Reolon – spiega l’attività degli artisti friulani Pietro Fuluto e Pietro da San Vito nel territorio di Vigo e Lorenzago.
- Ancora Zanderigo Rosolo affronta il tema dell’impresa cadorina di Girolamo Comuzzo;
- mentre Marta Mazza si focalizza sul restauro delle sculture lignee delle chiese della Difesa e di San Rocco a Lorenzago.
- Ancora rimandi friulani nel saggio di Letizia Lonzi e Paolo Da Rin Zanco, che si soffermano sui fonditori di campane “Tra udinesi ritardatari e francesi di passaggio” (questo il sottotitolo del capitolo). Tiziana Conte si concentra invece sull’oreficeria sacra.
- Chiudono il volume alcune schede di oreficeria (a cura di Marta Azzalini, Tiziana Conte, Arianna Lentini e Letizia Lonzi).
La presentazione è in programma venerdì alle 17.30 nella chiesa di Sant’Antonio Abate a Laggio di Cadore. Interverranno i curatori Letizia Lonzi e Marco Zucco.