Via Crucis con i giovani dell’Alpago

Irrighe
10-03-2017

Questa sera lungo questo cammino che abbiamo chiamato Via Crucis immagino che ci sia in ciascuno di voi, in ciascuno di noi, una domanda: ma io chi sono? dove mi metto? da che parte sto? in quale storia sono preso dentro? Quale personaggio sono lungo questa Via Crucis?

Questa sera siamo andati tutti dietro a Gesù… Che cosa ci è successo?

Desidero con voi entrare in questo racconto, in questa storia di Gesù.

Ma lo sai che il Vangelo sta raccontando di me, di te?

È successo a Marco l’evangelista. Lo immaginiamo ragazzo, giovane…

Racconta di Gesù quando viene baciato da un amico, ma quel gesto di amicizia profonda diventa un segnale per arrestare Gesù.

Poi c’è un particolare di un ragazzo: questo particolare è come la firma dell’autore. Nel momento più drammatico per Gesù, quando tutti i discepoli per paura lo abbandonano, si trova ad osservare l’accaduto.

Ascoltiamo…

Marco 14 43E subito, mentre ancora egli parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. 44Il traditore aveva dato loro un segno convenuto, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta». 45Appena giunto, gli si avvicinò e disse: «Rabbì» e lo baciò. 46Quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono. 47Uno dei presenti estrasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio. 48Allora Gesù disse loro: «Come se fossi un ladro siete venuti a prendermi con spade e bastoni. 49Ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Si compiano dunque le Scritture!».

50Allora tutti lo abbandonarono e fuggirono. 51Lo seguiva però un ragazzo, che aveva addosso soltanto un lenzuolo, e lo afferrarono.52Ma egli, lasciato cadere il lenzuolo, fuggì via nudo.

 

Ma guarda come a volte si è presi dentro le storie degli altri… Qualcosa è successo che ci ha messo in mezzo…

Forse Marco abitava nei dintorni, forse stava dormendo, si è svegliato incuriosito… Non è detto come mai sia lì… Ma tante cose non riusciamo a spiegare di noi, di ciò che ci succede…

Immaginate la scena: avvolto nel lenzuolo, quel giovane è afferrato. Non sappiamo perché… Il racconto dice che in quel momento non gli restava che scappare, con furbizia lasciando solo il lenzuolo tra le mani di chi cercava di afferrarlo…

Dove sarà andato questo giovane?

E te dove, a volte, vai, fuggi, cerchi di scappare da una situazione difficile?

Ma certo chi di noi vorrebbe trovarsi in mezzo a un tradimento, a atti di violenza, alle accuse ingiuste?

Viene da fuggire davvero nudi… senza niente… con tutte le nostre paure e fragilità… davvero nudi dentro…

Ma ecco dopo le vicende oscure di quella notte e del giorno seguente: era il venerdì; e dopo il silenzio del sabato, ecco che cosa ci racconta ancora lui Marco:

Marco 161 Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. 2Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. 3Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». 4Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande.5Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. 6Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. 7Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: «Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto»». 8Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite.

Ma questo racconto è inaspettato e impressionante. Marco l’evangelista dopo il buio e il silenzio di ingiustizia e di morte da cui era fuggito, si colloca lì dentro nel sepolcro vuoto, da giovane, con una veste bianca, che dice qualcosa di straordinariamente nuovo che gli è successo. Ed è lì come un annunciatore e dice le cose più belle che mai avrebbero immaginato quelle donne.

«Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. 7Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: «Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto»».

Questa ricomparsa del giovane è la novità di quel mattino.

Io lascio a ciascuno di voi questa domanda: ma tu anche se ti capita di fuggire, di scappare da questa storia, dove ricompari di nuovo? Che cosa stai pensando di te?

Rientrare in questa storia di Gesù è una novità: quella veste bianca, quelle parole – Non abbiate paura… È risorto… vi precede… – sono cose nuove che puoi fare tue, annunciare, condividere…

Ma c’è un altro significato che questo giovane evangelista Marco ci combina.

Raccontando di sé, inserendo nel racconto di Gesù il particolare di quel giovane nudo che lascia il lenzuolo – in greco è detto “sindone” e si intendeva il lenzuolo funebre – che avvolgeva il corpo di Gesù morto sembra indicare simbolicamente Gesù stesso che lascia la sua morte e indossa la veste nuova della vita ed è vivo…

L’evangelista Marco raccontando di sé ha inteso indicare simbolicamente ciò che è avvenuto in Gesù…

Tu che cosa stai rappresentando di Gesù? Di questa storia nuova di vita, di risurrezione, di speranza, di promessa, di giovane età?

L’evangelista Marco aveva riportato un episodio interessante prima di raccontare l’arresto di Gesù: una donna versa sulla testa di Gesù un prezioso profumo. Alla fine Gesù lega definitivamente a sé quel gesto di tenerezza, di amicizia di amore. Il vangelo ormai ovunque racconta di lei…

Ecco perché è anche il racconto nuovo di te questo Vangelo che stasera al termine di questa Via Crucis, consegnerò a ciascuno.

Marco 143Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo. 4Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: «Perché questo spreco di profumo? 5Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.

6Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me. 7I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me. 8Ella ha fatto ciò che era in suo potere, ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9In verità io vi dico: dovunque sarà proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirà anche quello che ha fatto».

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Amos 2 – 16Il più coraggioso fra i prodi fuggirà nudo in quel giorno!». Oracolo del Signore.

Marco 5 – 39Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».40E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. 41Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». 42E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 43E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

Marco 8 – 22Giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo. 23Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». 24Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano». 25Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa26E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».