Si avvicina la seconda Assemblea sinodale nazionale, convocata nella Sala Paolo VI in Vaticano, dal 31 marzo al 3 aprile 2025. Segue la prima convocazione, tenutasi nella basilica di San Paolo fuori le mura dal 15 al 17 novembre 2024, alla quale la nostra diocesi era rappresentata dal vescovo Renato e da Anna Della Lucia, vicepresidente del Consiglio pastorale diocesano; da Giulia De Pra e don Davide Fiocco, referenti diocesani del Cammino sinodale fin dall’autunno del 2021. Come prescritto, i delegati saranno gli stessi anche per la seconda assemblea.
Dopo l’evento autunnale, a tutte le diocesi italiane è pervenuto lo Strumento di lavoro per la fase profetica. Il documento, frutto dell’articolato lavoro di questi anni, intarsia tre conversioni a cui sono sollecitate le Chiese italiane: il rinnovamento missionario della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali, la formazione missionaria dei battezzati alla fede e alla vita, la corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità.
Anche tra di noi questo testo è divenuto oggetto di riflessione in numerosi colloqui, culminati nell’incontro unitario degli organismi diocesani del 22 febbraio scorso. Noi abbiamo avvertito come priorità il protagonismo dei giovani, la formazione alla fede nelle diverse età e le forme sinodali di guida della comunità. Il frutto di questo confronto in diocesi è stato inviato alla segreteria nazionale il 2 marzo scorso.
Dal 10 al 12 marzo, il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana ha raccolto i contributi delle 226 diocesi italiane e ha affidato alla presidenza e ai vescovi membri del Comitato nazionale del Cammino sinodale il compito di redigere, sotto forma di Proposizioni, le proposte da sottoporre all’Assemblea sinodale. Questa le discuterà, emenderà o integrerà e infine le approverà, consegnandole all’Assemblea generale della Cei, prevista dal 26 al 29 maggio 2025. Con il suggello dei vescovi, verrà pubblicato il Documento finale, che detterà le linee perché il Cammino sinodale diventi vita delle comunità cristiane in Italia. Saranno esortazioni, orientamenti, determinazioni e delibere, affidate agli organismi e ai servizi centrali della Cei e ai vescovi diocesani, perché le rendano scelte concrete nelle Chiese locali.
Il presidente dei vescovi italiani, cardinale Matteo Zuppi, ha sottolineato l’importanza di questa Assemblea sinodale, ricordando che è un’illusione «che un documento possa da solo imprimere una svolta alla vita delle nostre Chiese. Non sono gli eventi o i testi in sé a incidere: sono le persone con le loro motivazioni, le loro visioni e le loro scelte». Ma proprio la dimensione missionaria della Chiesa, «che sta emergendo dal Cammino sinodale, ci invita a vivere i mesi a venire come un tempo di scelte coraggiose quanto necessarie per le nostre comunità».
E così lunedì si parte per Roma. Anna Della Lucia mette in nero su bianco le sue impressioni: «Mi sembra veramente profetico che l’ultima tappa del Cammino sinodale si svolga proprio durante l’Anno Santo, un tempo che ci chiama a una nuova partenza, a rimetterci in cammino come “pellegrini di speranza”». Per la nostra diocesi aggiunge l’augurio «di avere il coraggio di esporsi, di sporcarsi le mani, di abbracciare con coraggio le scelte che essa stessa – grazie a un lungo tempo di ascolto, confronto e discernimento – ha intravisto come possibili; di avere fede nei passi che il suo popolo, guidato dallo Spirito, la invita a fare». E rivela la sua aspettativa più sentita: «in un tempo dove l’indifferenza spesso atrofizza la nostra anima, auguro a noi tutti che sappiamo scegliere con speranza di essere una Chiesa che fa la differenza: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”».
Davide Fiocco