Archivi della categoria: Un’omelia della Domenica

A cura di don Renzo Roncada (5ª domenica di Pasqua - Anno B)

Rimanere in lui

Si tratta di comunione intima, di scambio vitale: «Senza di me non potete far nulla»

Le letture che abbiamo appena ascoltato hanno un unico punto di riferimento: «Rimanere» in Gesù. San Giovanni evangelista, nella seconda lettura, ci offre una sintesi molto chiara: «Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui». Questa sintesi viene simboleggiata e fatta capire con la parabola della vite e dei tralci. Un’immagine che si trova molte volte già nell’Antico Testamento, per indicare … Continua a leggere Rimanere in lui »

A cura di don Renzo Roncada (4ª domenica di Pasqua - Anno B)

Pregate per noi, non lasciateci soli

Gesù non disse: “lavorate per formare sacerdoti, raccogliete denaro”, ma disse: «Pregate»

Mi sento di dire che: scomparsi i veri politici di tutte le bandiere, unico punto di riferimento rimane la parrocchia. C’è ancora nella Chiesa una generosità disinteressata che nei partiti è scomparsa. Sopravvive nella Chiesa una scelta evangelica, che anche ai non credenti appare la più vicina alla dignità dell’uomo. Si deve riflettere con rispetto sul fatto che milioni di persone sono morte per testimoniare … Continua a leggere Pregate per noi, non lasciateci soli »

A cura di don Renzo Roncada (3ª domenica di Pasqua - Anno B)

Pace è la prima parola di Gesù

Questo saluto, nell’epoca in cui stiamo vivendo, dobbiamo capirlo molto bene

Nel brano del Vangelo che la liturgia ci ha proposto, possiamo notare tre passaggi: Primo: l’iniziativa divina, inattesa e sorprendente. Poi il riconoscimento da parte dei discepoli, piuttosto lento, difficoltoso, pauroso. Terzo: la missione affidata agli apostoli: “Di questo voi siete testimoni”. Un incontro che sconvolge la vita di quei discepoli spauriti, ma che rende saldo il legame con il Risorto che li lancia verso … Continua a leggere Pace è la prima parola di Gesù »

A cura di don Renzo Roncada (2ª Domenica di Pasqua - Anno B)

Mio Signore e mio Dio

Non dobbiamo pretendere di essere eroi della fede, accontentiamoci di essere cercatori

Quante volte l’apostolo Tommaso è stato posto sotto processo? Siamo tutti pronti a dire: pretende di vedere e toccare prima di credere. Comodo. Facile. Troppo facile. Una fede che si basi sul vedere e sul toccare non è più fede. Tommaso, quindi, simbolo dell’incredulità, rappresentante tipico di una mentalità moderna che ammette soltanto ciò che cade sotto i sensi, ciò che si può misurare, analizzare, … Continua a leggere Mio Signore e mio Dio »

A cura di don Renzo Roncada (Domenica di risurrezione - Anno B)

Sì, è veramente risorto

La pasqua deve lasciare una traccia profonda di apertura all’amore di Cristo che deve essere riversato su ciascuna persona che incontriamo

Nessuno ha mai visto Gesù nell’atto di risorgere. Ci sono però i testimoni posteriori della risurrezione, quelli cioè a cui Gesù è apparso: Pietro, la Maddalena, Maria, Giovanni, i discepoli di Emmaus, tutti gli apostoli e per ultimo anche Tommaso. I racconti delle apparizioni presentano delle differenze assai notevoli in quanto sono racconti fatti con grande libertà, scritti dopo diversi anni da quando quei fatti … Continua a leggere Sì, è veramente risorto »

A cura di don Roberto De Nardin (Domenica delle Palme e della Passione del Signore - Anno B)

La croce è rivelazione d’amore

Davanti alla Croce di Cristo siamo posti a confrontarci, fino in fondo

Di “Cristi in Croce” ce n’è ovunque: dalla cima delle montagne ai colli delle signore; dai capitelli di montagna alle aule dei tribunali. Cercata, difesa, contestata, ostentata, guardata distrattamente: la Croce di Cristo è onnipresente nei nostri paesaggi; rappresenta un simbolo identitario e culturale; è parte del nostro quotidiano. Eppure, in fondo, non sappiamo fino in fondo cosa è. Nemmeno noi. Interessante è notare che … Continua a leggere La croce è rivelazione d’amore »

A cura di don Roberto De Nardin (5ª domenica di Quaresima - anno B)

La strada delle domande scomode

A volte anche noi costruiamo la nostra idea di fede su questi verbi: credere, obbedire, lottare

“Credere, obbedire, combattere”. Così dicevano. Certo, erano altri tempi, altri “catechismi”, altre ideologie, altre massime, altri regimi (di tanti anni fa ma – se ci guardiamo un po’ intorno – mica tanto…). L’oggetto di questi predicati non era certo Dio. Eppure, scava scava, su questi tre verbi tante volte costruiamo ancora anche noi la nostra idea di cammino di fede: credere, obbedire, lottare. Vero, certo, … Continua a leggere La strada delle domande scomode »

A cura di don Roberto De Nardin

Dio ha tanto amato il mondo

Siamo sollevati nella giusta postura del credere quando vediamo questo amore

Quante volte, tornando indietro con gli anni, nel periodo dello sviluppo ci si è sentito dire: “Sta’ su dritto con la schiena!”. O qualcosa del genere. Comunque ci è arrivato uno sprone per una postura migliore, un invito a correggere posizioni errate per una crescita regolare e per evitare, crescendo, forti limitazioni e fastidiosi dolori articolari. Questo invito di allora, con i dovuti distinguo, lo … Continua a leggere Dio ha tanto amato il mondo »

A cura di don Roberto De Nardin (3ª domenica di Quaresima)

La “santa” rabbia di Gesù

I vangeli non lo dicono esplicitamente, ma è indubbio che una volta anche Gesù si sia arrabbiato

La rabbia: un gran problema. Emozione primaria (affine alla paura, al disgusto e alla gioia) legata alle dimensioni primordiali della nostra biologia umana, l’ira è come un fuoco che esce dal profondo e scatena in noi che (spesso) la proviamo una forza che spaventa, proprio per i risvolti violenti e le reazioni incontrollabili che può generare. Reazioni che accomunano tutti gli uomini, di tutti i … Continua a leggere La “santa” rabbia di Gesù »

A cura di don Roberto De Nardin (2ª domenica di Quaresima - Anno B)

Punti di non ritorno

Una volta scesi da quella vetta, proprio in forza di quello che abbiamo sentito, continuiamo il corso della vita

“Mi vuoi sposare?”; “aspetto un figlio”; “ho un tumore”; “la mamma non c’è più”; per la prima volta “ti voglio bene”. Non sono solo frasi, brevissime emissioni di fiato che trasmettono un contenuto, pronunciamenti occasionali di una notizia. No, sono molto di più. Sono parole che, quando accadono, cambiano il normale corso della vita, ne dirottano la precedente direzione, segnano dei punti di non ritorno, … Continua a leggere Punti di non ritorno »

A cura di don Roberto De Nardin (1ª domenica di Quaresima - Anno B)

C’è bisogno di vivere il deserto

Nessun grigiore è proprio di questo cammino di quaranta giorni, nessuna nube plumbea di mortificazione lo appesantisce

Una famosa leggenda irlandese narra che, all’apparire dell’arcobaleno in cielo, un folletto corra veloce per nascondere alla sua base una pentola piena d’oro. Certo, è fantasia: nessun folletto, niente pentola d’oro, nemmeno alcuna “fondamenta” dell’arcobaleno – fenomeno ottico che, come sappiamo, prende forma dalla rifrazione della luce sulle goccioline d’acqua presenti nell’aria quando piove. Tuttavia, Resta l’immagine, suggestiva, di un dono prezioso, deposto a terra … Continua a leggere C’è bisogno di vivere il deserto »

A cura di don Roberto De Nardin (6ª domenica del tempo ordinario - Anno B)

Se vuoi, puoi

Solo chi riconosce di essere malato può guarire

Un difetto fisico, più o meno evidente; un’incapacità nel riuscire a far qualcosa, a esprimersi o farsi notare; una diversità di qualsiasi tipo, dal paese di origine al colore della pelle; l’evidenza esasperata di essere sempre l’ultimo; il peso di una parentela scomoda che genera vergogna. Ecco solo alcuni ingredienti esiziali che creano quel ordigno della natura umana: la presa in giro. Quella cattiva, subdolamente … Continua a leggere Se vuoi, puoi »

A cura di don Roberto De Nardin (5ª domenica del tempo ordinario)

Il filo d’oro della Parola

Lasciamo che la debole forza del filo percorra e ripercorra la trama e l’ordito del nostro cuore. E sia stoffa per la vita

“Camminare sul filo del rasoio”; “perdere il filo del discorso”; “rimanere appesi ad un filo”; “esporre per filo e per segno” e quanti altri ancora. Quanti sono i modi di dire e le espressioni figurate che hanno come protagonista un semplice e sottile corpo allungato di sezione cilindrica, spesso di fibra vegetale, che si chiama “filo”. Una presenza non molto appariscente, che “cammina” spesso sottotraccia, … Continua a leggere Il filo d’oro della Parola »

A cura di don Roberto De Nardin (4ª domenica del tempo ordinario - Anno B)

Una presenza da cercare

Egli viene a cercare, perché possa essere cercato: per vivere la nostra umanità abbiamo bisogno della sua presenza!

E ti vengo a cercare anche solo per vederti o parlare perché ho bisogno della tua presenza per capire meglio la mia essenza… Sono le prime parole di una celebre canzone di Battiato che forse molti conoscono; come tutti i testi poetici può prestarsi a vari livelli di comprensione che partono dalla sensibilità di ciascuno: parla di ricerca, di senso, di amore; la vogliamo tenere … Continua a leggere Una presenza da cercare »

A cura di don Roberto De Nardin (3ª domenica del tempo ordinario - Anno B)

Insegnami i tuoi sentieri

Gesù ci dona la luce per entrare nel sentiero nascosto del nostro stesso cuore

«Insegnami i tuoi sentieri». È la voce del salmista che facciamo nostra in questa domenica del tempo in cui ancora cerchiamo di conoscere il Signore nell’ordinario della nostra vita: un’opportunità possibile per ciascuno, che la Parola – grande dono che proprio oggi celebriamo – illumina, nel vero senso dell’immagine iniziale: dà luce al sentiero della nostra vita. Quante volte infatti “giriamo in tondo” senza che … Continua a leggere Insegnami i tuoi sentieri »

A cura di don Roberto De Nardin (2ª domenica del tempo ordinario - Anno B)

Venite e vedrete

Sul sentiero di ogni giorno egli ci aspetta e ci cerca, perché anche noi lo possiamo trovare e cercare ancora.

Altopiano pietroso di montagna; la nebbia e fitta e minaccia imminente temporale; sulla via del ritorno, la stanchezza di fa sentire e i piedi e le gambe cominciano a far male; una zona un po’ remota in cui anche il campo di rete – senza cui adesso non si può più vivere – non permette di connettersi; è forte l’incertezza, anche perché il tracciato, fra … Continua a leggere Venite e vedrete »

Le omelie di capodanno

Le solenni celebrazioni a conclusione dell’anno e per la Giornata mondiale della pace

L’omelia per il Te Deum di fine anno in Cattedrale In un “batter d’occhio” stasera passiamo da quello che rappresenta la parola “fine” a ciò che comporta la parola “inizio”. Dunque, finire e iniziare: così accostati i significati sono ciascuno necessario all’altro. Se ci guardiamo bene ogni giorno noi finiamo e iniziamo. C’è sempre un pezzo di noi che finisce e un pezzo che inizia. … Continua a leggere Le omelie di capodanno »

A cura di don Roberto De Nardin (Festa della Santa Famiglia - Anno B)

A scuola degli affetti

Promessa, attesa, fiducia: parole straordinarie, cariche di vita, semi portentosi di speranza, grammatica di ogni famiglia

Un anno si chiude… in famiglia. Non è infatti sicuramente banale il fatto che l’ultimo giorno dell’anno civile 2023 termini nel giorno dell’“anno dell’anima” in cui celebriamo la festa della santa Famiglia, domenica incastonata nell’ottava di Natale. Come è ogni gemma preziosa, così è la famiglia: pezzo unico, insostituibile, – spesso incrinato – segnato da una bellezza che non ha paura del tempo e senza … Continua a leggere A scuola degli affetti »

Un amore così esile e fragile

Le omelie del Vescovo durante le celebrazioni natalizie

È apparsa la grazia di Dio Omelia nella Messa della notte «La grazia di Dio [che è apparsa] porta salvezza a tutti e ci insegna […] a vivere in questo mondo». Sembra un’annotazione marginale. L’abbiamo ascoltata nella seconda lettura. Appartiene a una lettera attribuita all’apostolo Paolo e scritta a Tito. Probabilmente all’incirca 75 anni dopo la nascita di Gesù. Tito apparteneva alla comunità dei discepoli … Continua a leggere Un amore così esile e fragile »

A cura di don Roberto De Nardin (4ª domenica di Avvento - Anno B)

Ianua caeli

Maria fa la sua comparsa fugace; diviene per noi davvero soglia e preludio che ci permette di introdurci a contemplare la solennità imminente

«Ianua caeli» è certamente un’immagine suggestiva; è uno dei titoli utilizzati nelle litanie lauretane per invocare Maria: “porta del cielo”. È immagine che ci riporta direttamente alla scena dell’Annunciazione, protagonista della IV domenica del tempo di Avvento. In quest’anno 2023 coincide la vigilia di Natale; fa la sua comparsa fugace; diviene per noi davvero soglia e preludio che ci permette di introdurci a contemplare la … Continua a leggere Ianua caeli »