«Vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza» (Lc 11,8).
Questa è proprio la nostra fortuna! Anche se non ci comportiamo bene e non siamo per niente amici di Gesù, abbiamo la possibilità di essere accontentati, se non altro per la nostra insistenza.
Ma quante volte chiediamo? Quante volte siamo disposti a riservare il nostro tempo per aprire un dialogo con Dio? Purtroppo poche volte… Dobbiamo riconoscere che prima di tutto manca la “confidenza”.
Le amiche, quando si telefonano tra loro tutti i giorni, sono in grado di ripercorrere ogni momento della giornata. Possono tener conto tranquillamente di aver mangiato un biscotto a colazione in più. Ma, se la mia telefonata viene fatta una volta al mese, dovrò necessariamente essere molto più sobrio, evitare di scendere troppo nei particolari e tentare un piccolo riassunto di un grande vissuto.
Se proviamo ad applicare questo “teorema”, ci rendiamo conto che funziona in tanti campi. Se tutti i giorni mi occupo delle pulizie, avrò sempre un ambiente pulito e le svolgerò volentieri, perché con poco tempo riuscirò a riassettare il mio ambiente. Se tutti i giorni studio un po’ della materia che mi è stata affidata, avrò la possibilità di apprendere con maggiore gioia e potrò seguire con maggiore interesse le lezioni del professore. Così, se io mi confesso con una certa frequenza, manterrò un rapporto bello e schietto con Dio che influenzerà positivamente anche il mio atteggiamento verso il Bene.
«Ebbene io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto» (Lc 11,9). E questo risulterà essere valido per chiunque. Sia per chi si trova nella confidenza, sia per chi questa confidenza non l’ha ancora trovata. Dio è proprio buono! Continua a offrirci occasioni per intraprendere la buona strada.