Davanti al polittico della cripta in Cattedrale

O beatum Pontificem

Un itinerario artistico, storico e spirituale alla scoperta della figura storica di san Martino

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Sono state davvero numerose le persone che hanno partecipato all’incontro «O beatum Pontificem», organizzato nel pomeriggio di domenica 16 novembre dall’Ufficio diocesano per la liturgia e guidato da don Alex Vascellari.

Si è trattato di un itinerario storico-artistico alla scoperta di san Martino, in una riuscita combinazione di musica, testi letterari e arte. I canti gregoriani, ripresi dalla liturgia di san Martino, sono stati magistralmente eseguiti dal coro ‘‘Voce mea’’, sotto la direzione di Maria Silvia Roveri. Alle antiche antifone erano intervallati i testi martininani che don Davide Fiocco ha attinto dagli scritti di Sulpicio Severo, il biografo del Santo di Tours. A catturare l’attenzione dei presenti la proiezione dei particolari delle formelle del polittico, custodito nella cripta in Cattedrale.

Tutto questo per inquadrare meglio la figura storica di san Martino di Tours. Lui per primo tra i vescovi del IV secolo intuì la necessità di uscire dalle città per evangelizzare i pagi, ossia i villaggi, ragione per cui è giustamente considerato l’«Apostolo delle campagne». Come lui, nel secolo VI, un vescovo di nome Felice, devoto a san Martino, arrivò a Belluno portandovi insieme alla predicazione del Vangelo la devozione al santo, che della città è divenuto patrono.