22-23 novembre

La bellezza che non ti aspetti

La due giorni di ACG e Pastorale dei giovani all’Oasi di Col Cumano

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«Noi desideriamo l’amore, vorremmo avere più tempo e temiamo la morte. Amore, tempo, morte: cominciamo da qui».

Nel weekend della solennità di Cristo Re, sabato 22 e domenica 23 novembre, trenta giovani e giovanissimi tra i 14 e i 30 anni della nostra diocesi hanno trascorso due giornate di condivisione, gioco e riflessione nell’ormai consueto appuntamento proposto dall’Azione Cattolica e dall’Ufficio di pastorale dei giovani all’Oasi di Col Cumano.

Il tema? La «Bellezza Collaterale» – Collateral Beauty – titolo del film da cui è tratta la citazione iniziale.

Amore, tempo e morte sono stati i protagonisti dei vari momenti vissuti insieme: dall’attività del sabato pomeriggio, dove giovanissimi e giovani, carta e penna alla mano, hanno scritto loro delle lettere; alla veglia serale, dove sono state poste alle tre astrazioni domande piene di speranza, rabbia, timore e fiducia, lasciate poi ai piedi dell’altare con il Santissimo esposto perché diventassero preghiera comune, ricerca di senso.

Se amore, tempo e morte mettono in connessione indistintamente ogni singolo essere umano sulla terra, cogliere la bellezza collaterale in ciascuna di esse richiede di andare oltre, di avere uno sguardo attento e un cuore aperto.

È ciò che ci siamo allenati a fare domenica mattina, partiti dall’Oasi a piedi per una camminata nei dintorni che ci desse occasione di gustare la bellezza dei passi condivisi, della natura che si prepara all’inverno e dei giochi di quando eravamo bambini: nascondino e scalpo.

Non è mai facile racchiudere anche solo due giorni come questi in un breve articolo, anche e soprattutto per i momenti al di fuori delle attività programmate: i giochi da tavolo, il calcetto, il ping pong, le chiacchiere e le risate fino a tarda notte che danno occasione di gustare davvero la bellezza di stare insieme, di essere comunità, di essere Chiesa giovane.

A conclusione della 2 giorni, la Messa finale, presieduta da don Sandro De Gasperi, ci ha restituito il senso profondo dell’esperienza: «Quando sentiamo di stare bene insieme, è perché stiamo già vivendo il Vangelo. Facciamo tesoro dei momenti che ci rendono felici e rendiamoli parte della quotidianità».

Un grazie sincero all’equipe organizzativa, a don Sandro e a tutti i partecipanti.

Chiara Fagotto