Alle comunità parrocchiali, ai presbiteri e diaconi, ai consigli pastorali

Lettera di Quaresima

«Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni» (papa Francesco)

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Carissime/i, vi porgo il mio saluto di fiducia e di speranza, mentre ci apprestiamo ad accogliere il dono della Quaresima. Auguro che riscopriamo di essere innanzitutto destinatari di una scelta e di un atto d’amore: la Quaresima ci dona questo “buon annuncio” e tocca da vicino il nostro vissuto di discepoli e discepole del Signore Gesù affidandoci alla speranza.

Questo pensiero lo accosto al messaggio per la Quaresima di papa Francesco, a cui va un affettuoso abbraccio di preghiera e di affetto. Anche in questa fase di malattia abbiamo percepito la sua passione per l’umanità travagliata di oggi. Egli non ha smesso di dare voce all’anelito di pace che rivendicazioni e violenze di vario genere soffocano e sopprimono. Noi confidiamo, come ci testimonia Francesco, che un’“umanità buona” non smetterà mai di vivere e di essere speranza per tutti: «Infatti Gesù Cristo, morto e risorto, è il centro della nostra fede ed è il garante della nostra speranza nella grande promessa del Padre, già realizzata in Lui, il suo Figlio amato: la vita eterna (Gv 10,28; 17,3)».

Il tema-titolo del messaggio di Francesco – Camminiamo insieme nella speranza – interpreta, sollecita e incoraggia il nostro vivere. Le tre parole – camminare, insieme, speranza – già ci abitano dentro: esplicitano il nostro desiderio di felicità, animano la nostra voglia di vivere, sostengono la nostra fatica tra le prove e le avversità, motivano le nostre ripartenze, ci aprono a nuovi incontri, accendono i nostri sogni…

Non vi nascondo che in questi giorni è particolarmente palpitante in me una domanda e in essa scorgo un’inquietudine e una ricerca, quasi un bisogno non mai appagato: c’è ancora fiducia gli uni negli altri? Nello specifico, sono capace di dare fiducia? Mi fido degli altri?

La domanda spazia oltre fino a ripensare se è fatto di fiducia il nostro essere discepoli/e di Gesù. Quanto, poi, in questa nostra Chiesa siamo disposti a donarci vicendevolmente fiducia?

Penso che questa domanda dai tanti volti e tante sfaccettature sia importante in questa Quaresima che ci accingiamo a vivere, a condividere e a testimoniare. È una Quaresima che porta in sé il Vangelo del Giubileo, dell’«anno di grazia del Signore» (Lc 4,19).

La speranza che ci viene promessa in questo Anno santo come vita rinnovata dalla grazia del Signore e come cammino da percorrere insieme, è possibile nella fiducia, in questo aprirsi e affidarsi…

Mi ha particolarmente attratto un editoriale di Avvenire del 26 febbraio dal titolo: Riconquistare la fiducia. Vi leggo che «per vivere insieme […] è necessario un presupposto essenziale: dobbiamo poterci fidare gli uni degli altri. La possibilità di fidarsi è il fondamento ineludibile di tutte le relazioni umane buone […]. La fiducia è un atto umano gratuito, che consiste nell’avere sull’altro un pre-giudizio buono che permette un’apertura di credito nei suoi confronti. La fiducia però non è un atto irragionevole o ingenuo, ma piuttosto il frutto più prezioso di una cultura condivisa».

Possiamo riconoscere che tutto questo trova nell’esperienza cristiana e nel Vangelo una bella e universale ispirazione.

Ridiamoci fiducia gli uni gli altri. Le nostre comunità, tutte e tutti noi, tutta quanta la nostra gente ne abbiamo fortemente bisogno!

Con questa mia lettera intendo anche formulare un invito a incontrarci per un momento di incontro e ascolto con la Parola di Dio in questa Quaresima

Sarà nel contesto delle Convergenze foraniali. Chi vorrà partecipare – l’invito è rivolto a tutte e tutti – potrà farlo scegliendo l’appuntamento o gli appuntamenti che qui vi riporto:

  • Venerdì 7 marzo, ore 20.30 – chiesa parrocchiale di Sedico;
  • Domenica 16 marzo, ore 15.30 – chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli (Feltre);
  • Venerdì 21 marzo, ore 20.00 – chiesa parrocchiale di Vallesella;
  • Giovedì 27 marzo, ore 20.30 – chiesa parrocchiale di Soverzene;
  • Domenica 6 aprile, ore 15.00 – chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie (Caprile).

«Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a ritrovarne le ragioni» (papa Francesco).

Con un arrivederci e nella benedizione del Signore.

Belluno, 28 febbraio 2025

+ Renato Marangoni