«Costruire una sola umanità: sogno o realtà?»

Aggiornamento per la Giornata del dialogo cristiano islamico

Giornata per il dialogo cristiano islamico solo on-line

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Gli ultimi aggiornamenti sulla situazione epidemiologica e il recente Decreto del Presidente del Consiglio impongono di proporre la Giornata per il dialogo cristiano islamico solo on line. Sabato 24 ottobre dalle 15.30 alle 17.30 sarà possibile partecipare su Zoom (fino a 100 persone) e vedere il tutto su YouTube:

Non è più necessaria l’iscrizione alla mail ud.ecumenismo@chiesabellunofeltre.it. Invariato resta il programma, con un’apertura con il video di presentazione dell’enciclica «Fratelli tutti»; la parola poi a Michele Zanzucchi, professore incaricato presso il Dipartimento di scienze sociali e politiche, economia e management dell’Istituto universitario «Sophia» di Loppiano (Fi) e ad Adnane Mokrani, già docente di islamistica e lingua araba presso il Pontificio istituto di studi arabi e d’islamistica di Roma. A loro sarà affidato il tema principale, cioè: «Costruire una sola umanità: sogno o realtà?». Seguirà la testimonianza di Giorgio Corradini D’Elia e del Servizio di farmacia dell’Immacolata, che a Belluno pone a contatto  cristiani e musulmani nel nome della carità. La conclusione sarà invece del vescovo Renato Marangoni e dell’imam della provincia di Belluno Hasan Frague, che muoveranno dal Vangelo della domenica e da un passo del Corano.

Sulla scia di «fratelli tutti»

L’incontro bellunese è un piccolo contributo per lo sviluppo della fraternità tra i popoli e le persone. Incoraggia l’enciclica di papa Francesco firmata ad Assisi in occasione della festa di san Francesco: «È possibile cominciare dal basso e caso per caso, lottare per ciò che è più concreto e locale, fino all’ultimo angolo della patria e del mondo, con la stessa cura che il viandante di Samaria ebbe per ogni piaga dell’uomo ferito. Cerchiamo gli altri e facciamoci carico della realtà che ci spetta, senza temere il dolore o l’impotenza, perché lì c’è tutto il bene che Dio ha seminato nel cuore dell’essere umano» (numero 78). Sabato pomeriggio si rifletterà sullo slancio del  mondo occidentale, da due secoli fondato sulle libertà individuali, per spiccare il salto verso la fraternità: «Neppure l’uguaglianza si ottiene definendo in astratto che “tutti gli esseri umani sono uguali”, bensì è il risultato della coltivazione consapevole e pedagogica della fraternità. Coloro che sono capaci solamente di essere soci creano mondi chiusi. Che senso può avere in questo schema la persona che non appartiene alla cerchia dei soci…?» (n. 104).

Non mancherà di suscitare l’interesse l’approccio locale al tema (a concludere la Giornata di sabato ci sarà un video che riassume la breve, ma intensa storia del dialogo cristiano islamico bellunese) per coinvolgersi su temi che nessuna realtà locale può ignorare: «Come non c’è dialogo con l’altro senza identità personale, così non c’è apertura tra popoli se non a partire dall’amore alla terra, al popolo, ai propri tratti culturali» (n. 143). E insieme: «Senza il rapporto e il confronto con chi è diverso, è difficile avere una conoscenza chiara e completa di sé stessi e della propria terra, poiché le altre culture non sono nemici da cui bisogna difendersi, ma sono riflessi differenti della ricchezza inesauribile della vita umana» (n. 147).

don Giuseppe Bratti