Per iniziativa dell'ONU

Giornata della fratellanza umana

Un incontro virtuale sul sito web di Vatican News

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Ricorre oggi, 4 febbraio, il secondo anniversario del documento di Abu Dhabi, ovvero il testo con in calce le firme di papa Francesco e del grande imam di Al-Azhar Ahmad al-Tayyeb apposte nella capitale degli Emirati Arabi Uniti durante il Viaggio apostolico del 3-5 febbraio 2019. Eccone il titolo completo: «Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune», con una filigrana sia di san Giovanni XXIII («Pacem in terris», 11 aprile 1963) sia di san Paolo VI («Populorum progressio», 26 marzo 1967).

Su sito web di Vatican News, il portale di informazione multimediale della Santa Sede, si potrà seguire dalle 14.30 (ora italiana) di oggi un incontro virtuale, organizzato dallo sceicco Mohammed Bin Zayed ad Abu Dhabi, con la partecipazione del Papa, del Grande Imam di Al-Azhar e ancora del segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres e altre personalità. Nella medesima occasione verrà assegnato il Premio Zayed per la Fratellanza Umana.

Nel discorso con cui il Papa aveva presentato il documento, il 4 febbraio 2019, aveva ricordato: «Il punto di partenza è riconoscere che Dio è all’origine dell’unica famiglia umana. Egli, che è il Creatore di tutto e di tutti, vuole che viviamo da fratelli e sorelle, abitando la casa comune del creato che Egli ci ha donato».

Questo secondo anniversario del testo è però nel cono di luce dell’enciclica «Fratelli tutti», firmata ad Assisi il 4 ottobre dell’anno scorso: un testo che si presenta come una raccolta e uno sviluppo dei grandi temi esposti nel Documento sulla fratellanza umana, per realizzare tra gli esseri umani una fraternità – l’obiettivo fallito della Rivoluzione Francese – non a partire dalla libertà e dall’uguaglianza, capaci di creare solo «cerchie di soci» (l’espressione è di «Fratelli tutti», 103), bensì a partire dalla scelta di essere «buoni samaritani e non viandanti indifferenti che passano a distanza» («Fratelli tutti», 69): è il povero lasciato ai margini, la vittima della cultura dello scarto, l’abbandonato o il forestiero la pietra di paragone della fraternità.

La giornata del 4 febbraio è stata dichiarata dalle Nazioni Unite “Giornata internazionale per la fratellanza umana” solo il 21 dicembre scorso; si organizza pertanto quest’anno una celebrazione anniversaria in sordina, «meditando anzitutto il titolo del documento, con un’omelia, magari con un comunicato o un’intervista alla stampa», come scrive il cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, sempre con l’obiettivo di far risuonare gli armonici dell’enciclica «Fratelli tutti». Già annunciato per il 2022 un anniversario più nutrito, nella speranza che documento di Abu Dhabi ed enciclica «aiutino tutta l’umanità a costruire un presente di pace nell’incontro con l’altro».

don Giuseppe Bratti