Con l’inizio di ottobre prende avvio il Mese missionario, occasione in cui la Chiesa invita a rinnovare lo sguardo e ad aprire il cuore agli orizzonti del mondo. Il tema scelto per quest’anno è «Missionari di speranza», un richiamo a vivere la fede come luce capace di orientare i passi anche nei momenti di difficoltà.
Nella lettera diffusa dall’equipe missionaria diocesana, si legge che la speranza cristiana «non è semplice ottimismo umano, ma certezza che Dio cammina con noi, che la sua Parola illumina i passi e che l’amore vince ogni oscurità». Essere missionari di speranza, viene sottolineato, significa credere che nessuna situazione sia priva di via d’uscita, che ogni persona sia amata e che la fraternità universale non sia soltanto un’utopia.
Il richiamo è rivolto a tutti, senza distinzioni: nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle relazioni quotidiane ciascuno può diventare testimone di speranza attraverso la parola, i gesti, l’ascolto e la vicinanza. Non si tratta soltanto di partire per terre lontane, ma di portare il messaggio del Risorto nelle comunità locali, tra i giovani, gli anziani, i poveri e chi vive situazioni di fragilità.
Nel calendario diocesano sono previsti alcuni appuntamenti.
- Giovedì 16 ottobre, alle ore 20.30, la chiesa parrocchiale di Boscariz ospiterà la Veglia missionaria diocesana, guidata dal vescovo Renato Marangoni e arricchita dalla testimonianza del vescovo Virgilio Pante.
- Domenica 19 ottobre si celebrerà invece la Giornata missionaria mondiale, che coinvolgerà tutte le comunità cristiane del mondo.
L’equipe missionaria conclude il messaggio con un ringraziamento e un augurio affinché ottobre diventi occasione di preghiera, di sostegno ai missionari nel mondo e di rinnovato slancio missionario nelle comunità locali.