San Lucano

È chiamato l'”Apostolo delle Dolomiti” e in queste montagne parecchie località portano il suo nome e varie chiese gli sono dedicate. Visse nella prima metà del sec. V. Era essendo vescovo di Sabiona (ora Chiusa a dieci chilometri da Bressanone, dove più tardi quella sede vescovile fu trasferita). Durante una carestia, permise ai suoi fedeli l’uso dei latticini in Quaresima. Denunciato per questo al papa Celestino I (422-432), fu invitato a Roma a scusarsi; i miracoli che lo accompagnarono durante il viaggio e la permanenza nella città, valsero più d’ogni scusa.

Al suo ritorno, un gruppo di nemici (tramandati come “ariani”) lo costrinse a lasciare di nuovo la sede. Si ritirò allora a vita eremitica nella Val di Fiemme, ove si trovano il piccolo villaggio e la chiesuola a lui intitolati. Non sentendosi sicuro neanche là, oltrepassò le montagne e scese verso la Conca agordina, in quella che ancor oggi si chiama Valle di San Lucano. Si rifugiò in una caverna, donde non si allontanava che per evangelizzare e curare spiritualmente le genti della zona.

In una di queste missioni conobbe a Listolade la beata Avazia o Vaza, la quale, ottenuto il permesso dal marito, si ritirò a vita eremitica sotto la direzione spirituale del santo. Sulla tomba di Lucano, presso Taibon, sorse una chiesa, che, distrutta da una valanga, fu riedificata nel 1635. G. Mezzacasa pensa che Vaza, vissuta almeno cinque secoli dopo san Lucano, fu creduta dalla fantasia del popolo sua contemporanea e figlia spirituale, perché condusse vita ascetica presso questa chiesetta, dove anche lei fu sepolta.

Fin qui le leggende, fiorite attorno ai luoghi che dal santo prendono il nome, mutuando per lo più temi di altre leggende. Una straordinaria fioritura del culto di san Lucano si verificò nei secc. XIII e XIV e ne fanno testimonianza le tre chiese sorte in quel tempo in onore di lui, oltre a quella dov’era sepolto presso Taibon, al Passo di S. Lucano, con accanto un ospizio (1325-1332), a Villapiccola presso Auronzo (non dopo il 1352) e a Belluno (1396). Nella cattedrale di quest’ultima città il corpo del santo fu trasportato da Taibon, ove si conserva solo una reliquia, probabilmente nel 1307 ed ivi fu sepolto entro un’arca contigua all’altare maggiore.

Tratto da “Enciclopedia dei Santi”