Il 4 giugno la comunità salesiana di Belluno ha celebrato un traguardo significativo: i 90 anni di don Vinicio Greggio, festeggiati con un celebrazione dell’Eucaristia sentita e partecipata nella chiesa di San Giovanni Bosco. Numerosi i parrocchiani intervenuti, accanto ai suoi confratelli, tutti uniti nel ringraziare don Vinicio (nella foto il quarto da sinistra) per il suo instancabile servizio e la sua testimonianza.
L’atmosfera della messa era intrisa di festa e, soprattutto, di profonda gratitudine per il dono che don Vinicio rappresenta per la comunità. La sua presenza a Belluno ha radici profonde: una prima volta, dal 1974 al 1980, come direttore dell’Istituto Agosti, e poi, ininterrottamente dal 2000 ad oggi, prestando un prezioso servizio pastorale che continua con la medesima grinta e passione di sempre.
Nonostante l’età, infatti, don Vinicio è ancora estremamente attivo. Continua a celebrare le sante messe, in particolare per le comunità del cammino neocatecumenale presenti in parrocchia, e a tenere omelie con una voce potente e vibrante. È profondamente legato all’esortazione di Don Bosco “fare buoni cristiani e onesti cittadini”, una frase che cita quasi sempre. È noto per la sua energica stretta di mano, il suo pugno amichevole e il suo inconfondibile “dare il cinque”, gesti che riflettono la sua vitalità e il suo approccio caloroso alle persone. Durante l’omelia, don Vinicio ha ripercorso anche i momenti salienti della sua vocazione, ricordando con affetto la sua famiglia.
Al termine della celebrazione, il direttore della comunità salesiana, don Alberto Maschio, ha rivolto parole di ringraziamento e stima a don Vinicio, sottolineando l’importanza del suo operato. I festeggiamenti sono proseguiti con un momento conviviale nel salone dell’oratorio, che ha aggiunto una nota di gioia e condivisione a questa lieta ricorrenza.
I 90 anni di don Vinicio Greggio non sono solo un traguardo anagrafico, ma la celebrazione di una vita dedicata al prossimo, un esempio luminoso di fede, servizio e passione che continua a ispirare la comunità salesiana di Belluno.
Giorgio Reolon