Il tema: "Ecologia e lavoro per il bene della persona"

Notizie dalla due giorni di Auronzo

Due relazioni e i gruppi di lavoro

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Sono in pieno svolgimento i lavori della due giorni di approfondimento sul tema “Ecologia e lavoro per il bene della persona“, organizzata presso la Villa gregoriana di Palus San Marco (Auronzo) dalla diocesi di Belluno-Feltre, su iniziativa mezzo degli Uffici pastorali della Pastorale sociale e del lavoro, dell’Ecumenismo, della Pastorale missionaria e della Caritas.

Nella mattinata, don Walter Magnoni, direttore dell’Ufficio di pastorale sociale dell’arcidiocesi di Milano, ha riletto sotto questa prospettiva l’enciclica “Laudato si'” di papa Francesco. Un’enciclica – ha sottolineato – impostata sul dialogo, sulla scia dell’enciclica Pacem in terris di papa Giovanni XXIII: come l’enciclica del 1963 era rivolta a tutti gli uomini di buona volontà, cosi’ la Laudato si’ si rivolge a tutti coloro che abitano questo pianeta. Un’enciclica, ha detto don Magnoni, impostata quindi sulla realtà del dialogo, oggi quanto mai a rischio, nell’epoca dei social e del web che tendono a far trovare a chi ne usufruisce solo quelli che corrispondono alla propria idea.

Nel pomeriggio, Giorgio Osti, docente universitario a Trieste, ha rivelato la difficoltà a far trovare punti di contatto tra ecologia e lavoro, anche nella letteratura scientifica: più che la metafora del “coniugare” le due realtà, Osti ha suggerito di usare l’immagine sinodale del “camminare insieme”. Da sociologo, Osti ha riportato i dati sull’occupazione veneta, nella totalità in crescita grazie alla presenza degli immigrati; ha suggerito l’organizzazione modulare dell’impresa come modello dell’impresa bellunese. Per “organizzazione modulare” si intende un’impresa semiautosufficiente e in rapporto strettissimo con il territorio per alcuni aspetti, ma dipendente dall’economia globale per altri. Osti ha ribadito la necessità dello “studium et doctrina“: studiare per saper proporre paradigmi interpretativi adatti alla complessità del mondo, anche bellunese, contemporaneo. E nei lavori di gruppo l’appello a una “conversione culturale” dei nostri paesi e vallate è risuonato forte: una cultura che cresce alla pari con l’accoglienza.

Domani, 2 settembre, il programma prosegue con una tavola rotonda sulle buone pratiche in atto nella provincia dolomitica. La Santa Messa conclusiva sarà presieduta dal Vescovo Renato, che partecipa al convegno.

don Giuseppe Bratti