La seconda giornata del Seminario

“Ecologia e lavoro”: buone pratiche bellunesi-feltrine ed ecumeniche

Tavola rotonda e conclusioni

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Dopo la preghiera di lodi, la seconda giornata del Seminario è stata quasi del tutto impegnata dalla tavola rotonda, moderata da Stefano Perale, sotto il titolo “Tra cura dell’ambiente, stupore e lavoro: problematiche, esperienze, opportunità”. La prima voce è stata quella di Francesco Canal, che ha riferito i dati sulla sostenibilità di un’azienda, la cartiera di Santa Giustina, di cui è stato direttore prima di passare ad altro incarico nella stessa holding che gestisce questa attività. La sua testimonianza ha portato i presenti nella realtà complessa che caratterizza la gestione di un’azienda dalla quale esce buona parte del cartoncino da imballaggio utilizzato in tutta Europa, da cui escono ogni giorno 40 autotreni carichi di prodotto ed altrettanti entrano, carichi di carta da riciclare. La voce dell’ecumene cristiano è stata affidata a Noemi La Fata, della chiesa valdese e metodista di Venezia e diaspora. Con l’aiuto di slide ha riferito le iniziative della Fcei (Federazione chiese evangeliche italiane) sul tema dell’ambiente e della dignità del lavoro umano, affidate a una commissione Globalizzazione e ambiente (Glam). Nel 2015 ha realizzato una marcia per la dignità del lavoro che ha toccato tutta Italia.

Oriano Rinaldo, webmaster del sito www.pellegrinibelluno.it e del sito web del cammino “Di qui passò Francesco”, uno dei siti di riferimento per chi percorre il Cammino di Santiago, ha enunciato le caratteristiche che deve avere un cammino per essere riconosciuto e apprezzato: una buona tracciatura, una buona guida, accoglienze ben distribuite ma sobrie, cura dell’ambiente del cammino. Cesare Lasen, componente del Comitato scientifico della Fondazione Dolomiti Unesco, ha riportato l’esperienza degli Esci (Esercizi spirituali comunitari itineranti) sul Cammino delle Dolomiti: ha rilanciato il messaggio per cui il Bellunese è munito di territorio, risorse, natura, beni culturali e artistici che attendono di essere utilizzati, evitando il rischio dello sfruttamento.

La Santa Messa conclusiva, presieduta dal Vescovo Renato, è iniziata all’esterno della cappella della Villa Gregoriana, con una richiesta di perdono, formulata sul testo della “Laudato si'” e del messaggio del Papa per la Giornata mondiale per la cura del creato.

don Giuseppe Bratti