Messaggio augurale del vescovo Renato

Una danza, un canto di fiducia

«Il Natale di Gesù rassicura ogni fede religiosa e si colloca in ogni piccolezza ed esilità del nostro vivere»

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Parlare di Natale e augurare “buon Natale” è raggiungere l’intimo delle persone e invogliarle a vivere. Il Natale rappresenta un desiderio universale di vita, di cura di ogni vivente, di vicendevole premura, di sollecitudine sociale in particolare per chi è più povero, di alleanza tra i popoli, di attenzione e responsabilità per l’ambiente. Celebrare il Natale non comporta contrasti con altre religioni e tantomeno origina conflitti con altre buone esperienze e tradizioni religiose, poiché l’aspirazione alla fraternità non può che germogliare ed essere coltivata in ciascuna di esse.

Il Natale scaturisce dal Vangelo e tale origine oltrepassa ogni confine e delimitazione e si offre a tutti, fino agli estremi confini della terra, in ogni tempo. Anzi il Natale di Gesù rassicura ogni fede religiosa e si colloca in ogni piccolezza ed esilità del nostro vivere per rendere fiduciosa, speranzosa e gioiosa la vita stessa, anche nelle sue incrinature e oscurità.

Il Natale è “dare alla luce”, “venire a questo mondo”, nascere… I cristiani lo celebrano annunciando, con senso di gratitudine universale, che Dio si fa “umano” e che Colui che è nato a Betlemme da Maria di Nazareth è “Primogenito di una moltitudine immensa di fratelli e sorelle”.

Si tratta di una danza e di un canto di fiducia!

In questo dono vitale e fiduciale, un augurio a tutti.

Natale 2021

+ Renato Marangoni