40 anni di aiuto alla Vita a Belluno

Inaugurazione della mostra a Palazzo Bembo per festeggiare i 40 anni dei Centri Aiuto alla Vita e Movimento per la Vita di Belluno

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Un evento atteso e partecipato

Il valore della vita e quello della ricerca hanno attratto mercoledì 1 febbraio, per l’inaugurazione della mostra, decine di persone che hanno gremito la sala conferenza di Palazzo Bembo. Parliamo dell’evento proposto dal Centro aiuto alla vita di Belluno – Movimento per la Vita di Belluno, che ha così inteso festeggiare il 40esimo dalla sua nascita.

La mostra “Che cos’è l’uomo perché te ne curi?”  è incentrata sulla figura del grande medico e scienziato francese Jérôme Lejeune che per primo, nel 1958, scoprì che la causa della Sindrome di Down era la trisomia del cromosoma 21. L’evento (visitabile fino al 22 febbraio, ore 9 – 12.30,  14.30  18 martedì giovedì e venerdì, 9 -12.30  mercoledì e 15- 18 sabato) – come ha ribadito all’inaugurazione la presidente del Movimento per la Vita, Pierina Arrigoni- è il risultato della collaborazione con molti volontari di varie associazioni: i Cav di Alpago, Pieve di Cadore e Feltre, l’Istituto Galilei –Tiziano,  l’Unicef, l’Unitalsi, l’associazione Persone con sindrome di Down (Aipd),  Scuole in Rete, il centro C. Péguy, la Sagra dei “Per”,  il Soroptimist, l’associazione Cucchini, la Chiesa di Belluno-Feltre. Una mostra che è stata possibile realizzare grazie agli sponsor: Giesse Sinistri, Unifarco e l’associazione dei medici cattolici.

All’incontro di mercoledì sera c’era anche la famiglia di Giulio Bianchi, scomparso recentemente, che tanto si è speso per la causa della vita in ogni forma. In suo ricordo è stato letto uno dei suoi famosi articoli “Uno di noi”, che sottolinea con forza come l’embrione, dalla sua nascita, sia già una persona.

Molte le autorità presenti: l’assessore alla Cultura Raffaele Addamiano, che si è speso affinché la mostra potesse svolgersi a Palazzo Bembo. Il delegato del Vescovo, mons. Giorgio Lise, ha manifestato il proprio compiacimento per questa iniziativa in concomitanza della Giornata per la vita di domenica 5 febbraio, e definito  Giulio Bianchi, che  conosceva molto bene, “l’evangelizzatore della vita per il nostro territorio”. “San Giovanni Paolo II – ha proseguito poi don Lise- nella prima enciclica, “Redemptor Hominis” del 1979 si pone una domanda: Quale valore deve avere luomo davanti agli occhi del Creatore se «ha meritato di avere un tanto nobile e grande Redentore», se «Dio ha dato il suo Figlio», affinché egli, l’uomo, non muoia, ma abbia la vita eterna».

Numeri significativi del CAV e testimonianza del presidente Aipd

La presidente Pierina Arrigoni ha sottolineato che nei 40 anni appena trascorsi il CAV di Belluno ha attivato 70 progetti Gemma con un impegno finanziario di oltre 200 mila euro. Ha attivato 30 progetti Dolomiti Vita (rivolti esclusivamente alle donne Bellunesi fino al terzo anno d’età del bimbo), per un impegno di oltre100 mila euro. “Negli ultimi 10 anni -continua Arrigoni- abbiamo ascoltato aiutato e accompagnato 200 famiglie, abbiamo aiutato a nascere 85 bambini, abbiamo fornito pannolini, latte in polvere, alimenti e vestiario per oltre 85 mila euro”. Ha quindi preso la parola Vainer Lucchetta, presidente dell’Associazione delle persone con sindrome di Down (Aipd), associazione che ha compiuto 35 anni e che molto punta sulla ricerca. «La Sindrome di Down è una condizione, non è una malattia. Noi lavoriamo sulla piena realizzazione della persona come tale, quindi puntiamo sul fare esprimere le potenzialità di ciascuno».

La passione del relatore per la ricerca al Progetto genoma 21

Dulcis in fundo è intervenuto il prof. Pierluigi Strippoli, docente di genetica all’Università di Bologna, che ha incentrato il suo intervento sulla ricerca per capire meglio la Sindrome di Down, partendo dal patrimonio lasciato dal medico e scienziato francese Jérôme Lejeune. Giovedì mattina il professore ha anche incontrato un’ottantina di ragazzi delle superiori, affascinandoli sulle scoperte e le prospettive future della genetica.

Alcuni studenti adeguatamente preparati accompagneranno i gruppi e le classi scolastiche che si prenoteranno per visite guidate al cell 3476993506