Uno sguardo sul vissuto pastorale che ci attende

Lettera al presbiterio e ai diaconi e per conoscenza ai Consigli pastorali e agli operatori (prot. n. 3/2025)
28-01-2025

Carissimi,

dopo l’intensità liturgica del tempo di Natale e gli impegni pastorali che ha comportato, siamo entrati in quello ordinario. Negli ultimi giorni, comunque, si sono avvicendate varie circostanze che non potevano lasciarci indifferenti: la trepidazione per la pace, la giornata dedicata al dialogo con i fratelli ebrei, la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, la Domenica della Parola di Dio, la memoria della Shoah

Non è da dimenticare la cura pastorale richiesta, in tutte le nostre comunità, dall’accompagnamento delle famiglie che vivono il lutto di un loro caro. La celebrazione delle esequie impegna estesamente il nostro presbiterio. Non siamo dei “funzionari” in tali esperienze in cui si vive una sorta di “messa alla prova degli affetti” che è anche una “messa alla prova” della speranza che è in noi. Nella seconda lettura di domenica scorsa, l’apostolo Paolo, nella sua prima lettera ai Corinzi, ci ha sollecitati così: «Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui» (12,26).

1. Uno sguardo sul vissuto pastorale che ci attende

Dal versante dell’ordinarietà pastorale ora desidero condividere uno sguardo sull’immediato futuro, concretamente sulla seconda metà di questo anno pastorale. Come ho cercato di anticipare nella lettera 33 di inizio anno (18-09-2024), tutte le diocesi d’Italia sono entrate nella fase profetica del Cammino sinodale. A seguito della prima Assemblea sinodale, tenuta a Roma nella basilica di San Paolo dal 15 al 17 novembre scorso, è stato riconsegnato alle diocesi lo Strumento di lavoro per la fase profetica [scaricabile, assieme agli altri documenti del Cammino sinodale, dal sito diocesano: www.chiesabellunofeltre.it/sinodo].

Si tratta di un sussidio, costituito da 17 schede, che le diocesi dovrebbero approfondire e arricchire di apporti locali, in particolare tramite gli organismi diocesani e le équipe pastorali: 6 di esse riguardano il “rinnovamento comunitario” (prassi pastorale), le quattro successive vertono sul “rinnovamento personale” (formazione cristiana), le ultime 7 approfondiscono il “rinnovamento strutturale” (corresponsabilità). Con tali apporti lo Strumento di lavoro sarà utilizzato nella prossima e ultima Assemblea sinodale che si svolgerà a Roma dal 31 marzo al 3 aprile prossimi. Poi è prevista, a fine maggio, l’Assemblea generale dei vescovi italiani che dovrebbe confermare e concludere tale iter con delle “proposizioni” che serviranno per imprimere operatività e concretezza al rinnovamento ecclesiale in tutte le diocesi.

Vi propongo qui le considerazioni finali dell’Introduzione di questo Strumento di lavoro. Sono pensieri che ci aiutano a fissare delle priorità, a sciogliere aspetti o componenti di troppo, a incoraggiare i prossimi passi da compiere:

Papa Francesco, nel discorso alla Settimana Sociale di Trieste, invita a superare una visione privatistica della fede e a intervenire nel dibattito pubblico: con umiltà, sapendo di essere minoranza, ma senza farci vincere dalla tentazione dell’insignificanza. Ha detto: «Non possiamo accontentarci di una fede marginale, o privata. Ciò significa non tanto di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico. Abbiamo qualcosa da dire, ma non per difendere privilegi. No. Dobbiamo essere voce, voce che denuncia e che propone in una società spesso afona e dove troppi non hanno voce» (Discorso, 7 luglio 2024). Minoranze sì, ma – direbbe Papa Benedetto XVI – “minoranze creative”. Possiamo declinare questi spunti nell’impegno per costruire “comunità generative”, preoccupate non tanto di contare e di contarsi, quanto di raccogliere i frutti dello Spirito e seminare a loro volta speranza.

Lo scopo del Cammino sinodale non è tanto di produrre altra carta – per quanto sia necessario anche elaborare dei testi – ma proseguire nell’esperienza di uno stile, quello sinodale, che già sta diventando prassi nelle nostre Chiese e che ora domanda di potersi consolidare e disporre di strumenti perché diventi anche fatto strutturale. In quest’opera, affidandoci allo Spirito del Padre, sperimenteremo una volta di più che “di lui”, di Cristo risorto, siamo testimoni: e che questa testimonianza, se fedele a lui e al suo Vangelo, umanizza noi stessi e il mondo. Ci mettiamo in cammino giubilare con Maria, che dall’annuncio di Gabriele alla Pentecoste è stata ed è l’icona della Chiesa, pellegrina di speranza».

[Strumento di lavoro per la fase sapienziale. Introduzione]

Queste alcune righe sono decisive per capirsi vicendevolmente sul da farsi e poter camminare insieme. L’atteggiamento, lo stile e l’operatività che prospettano sono importanti affinché nella nostra Chiesa di Belluno-Feltre possiamo portare a compimento la sperimentazione delle “comunità sorelle” che collaborano e si aiutano conforme alla Carta d’Intenti e alla Mappa delle collaborazioni.

Tutte le 17 schede ci riguardano, ma una in particolare si combina con l’intento perseguito della collaborazione tra comunità: la scheda 12 che ha per titolo: Forme sinodali di guida delle comunità.

Intendo ora accennare a quanto dovremmo attivare nei prossimi mesi. Si tratta solo di accenni per non dimenticare quanto già enunciato all’inizio dell’anno pastorale.

  1. I Coordinamenti foraniali si incontreranno per dare un loro contributo alla scheda 12, entro il 20 febbraio.
  2. Nell’Incontro unitario degli organismi diocesani di sabato 22 febbraio verrà raccolto quanto elaborato in questi mesi, in particolare attorno alla scheda 12. Ne uscirà il contributo da dare al Comitato nazionale del Cammino sinodale.
  3. Da marzo a maggio tutti i Consigli pastorali sono invitati ad attuare la verifica di quanto vissuto nel triennio di sperimentazione della collaborazione in pastorale tra le comunità parrocchiali. Sarà importante riprendere in mano la Carta d’Intenti e la Mappa delle collaborazioni. A riguardo ci saranno dei sussidi che si stanno preparando.
  4. È da prevedere l’Assemblea parrocchiale nella seconda metà di maggio o nei primi 10 giorni di giugno, come momento comunitario della verifica di cui sopra. Spetta al CP prepararla e valutare se debba essere di ogni singola comunità parrocchiale o inter-parrocchiale.
  5. Nella seconda metà di giugno i Coordinamenti foraniali raccoglieranno il materiale di verifica proveniente dai Consigli pastorali della Convergenza foraniale e lo vaglieranno.
  6. A conclusione prevediamo due momenti di Assemblea sinodale diocesana nel mese di settembre 2025.
  7. In questo percorso, accanto agli organismi diocesani, sarà attiva l’équipe sinodale in particolare per tenere i rapporti con il Comitato nazionale del Cammino sinodale.

L’impegno di formazione permanente

Sulla formazione permanente siamo invitati a riflettere e a confrontarci da alcune delle schede (7-10) dello Strumento di lavoro per la fase profetica. È un tema enorme che rappresenta un’esigenza sempre ribadita nei nostri incontri. Si chiede formazione, ma come formarci adeguatamente per essere “Chiesa sinodale in missione” oggi? Avremo modo di aprire una ricerca nuova a riguardo e di maturare assieme alcune scelte.

Per queste due ragioni, qui intendo segnalare un cambio di programma rispetto a quanto indicato precedentemente al Presbiterio e ai diaconi e, poi, inserto nel Calendario pastorale diocesano 2024-2025.

In questa seconda parte, dunque, mi rivolgo particolarmente ai presbiteri e ai diaconi.

  1. L’intenso programma che ci impegna pastoralmente nei prossimi mesi e, poi, l’esigenza di rivedere i criteri di formazione di tutti hanno convinto l’équipe di formazione permanente del presbiterio a soprassedere alla Tre Giorni di formazione per preti e diaconi. Era stata programmata per i giorni 11-12-13 marzoa. Un semplice sondaggio ha confermato che con difficoltà si sarebbe potuto realizzare questa esperienza. Mentre si è ritenuto opportuno di mantenere in programma la Tre Giorni di giugno (10-11-12), che l’équipe preparerà coinvolgendo anche altri partecipanti.
  2. Nel recente incontro con i vicari foranei e i delegati foraniali ci si è accordati che, in sede di Convergenza foraniale, i preti e i diaconi si incontrino per una fraterna condivisione in preparazione all’incontro di formazione programmato per giovedì 20 febbraio (Centro Papa Luciani, ore 9.15-12.00, pranzo da prenotare) con il priore di Novalesa, MichaelDavide Semeraro, che abbiamo invitato per dialogare a partire dal suo libro: La Chiesa che morirà. L’arte di raccogliere i frammenti per impastare nuovo pane (edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo MI 2023). Alleghiamo una scheda preparata da d. Mirko Pozzobon e rivista in équipe come sussidio per la lettura del testo e per la condivisione foraniale.
  3. Il ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua per preti e diaconi sarà giovedì 10 aprilea., al Centro Papa Luciani, dalle ore 9.15 alle 12.00, con possibilità di pranzo su prenotazione. Lo guiderà la Responsabile delle Discepole del Vangelo, sorella Antonella Fraccaro, a partire dall’ Enciclica di Francesco Dilexit nos, che Antonella ha presentato ufficialmente, assieme al vescovo Bruno Forte, il 24 ottobre scorso.
  4. Giovedì 8 maggio 2025 (ore 9.15-12.00, Centro Papa Luciani) incontreremo Paola Bignardi, impegnata nell’Osservatorio Giovani presso l’Istituto Giuseppe Toniolo dell’Università Cattolica del sacro Cuore, che ha curato con Rita Bichi la ricerca: Cerco dunque credo? I giovani e una nuova spiritualità (edizioni Vita e Pensiero). Con P. Bignardi dialogheremo soprattutto a partire da una delle sue pubblicazioni: Metamorfosi del credere. Accogliere nei giovani un futuro inatteso (NuoviSaggi Queriniana, Brescia 2022). Anche in vista di questo incontro prevediamo di offrire una scheda di lettura e di pre-incontro per il presbiterio. L’incontro è aperto anche a chi è interessato al tema.
  5. Giovedì 19 giugno (ore 9.15-12.00, Centro Papa Luciani) sarà con noi il direttore dell’Ufficio nazionale CEI di pastorale della salute, Massimo Angelelli. Incontrerà preti, diaconi, operatori pastorali e persone interessate, sul tema: Diventare comunità sanante. Condividere la speranza nei vissuti della malattia e della fragilità.

 

Appendice

Intendo porre qui l’attenzione su due circostanze particolari che ci coinvolgeranno prossimamente:

  1. La Lectio nelle Convergenze foraniali con la partecipazione del vescovo, nel tempo della Quaresima, per riprendere i temi del Giubileo. Saranno sei appuntamenti, uno per ciascuna Si stanno definendo modalità, luoghi e calendario con l’Ufficio per la Liturgia, i vicari foranei e i delegati foraniali.
  2. Il 29 marzo apriremo la Cattedrale per inaugurare i lavori di adeguamento liturgico. Celebreremo l’Eucaristia solenne con il rito di dedicazione dell’altare e la benedizione degli altri poli liturgici (ambone, cattedra episcopale e sede presbiterale). È previsto che nel tardo pomeriggio di venerdì 28 marzo ci sia un incontro di presentazione.

Nel segno della speranza, un cordiale saluto e un augurio benedicente

Belluno, 28 gennaio 2025

+ Renato Marangoni