Martedì 28 ottobre ha preso avvio il ciclo di conferenze giubilari promosso dalla Biblioteca Gregoriana in collaborazione con il Seminario Gregoriano, l’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, l’Ufficio di Pastorale dei giovani e la parrocchia del Duomo-Loreto, nel quadro del Giubileo della Speranza 2025.
Il primo appuntamento, dal titolo “Camminano senza stancarsi” – ispirato alle parole del profeta Isaia (40,31): «quanti sperano nel Signore riacquistano forza, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi» – è stato dedicato al rapporto tra giovani e fede nel mondo di oggi e all’esperienza dei pellegrinaggi giubilari che hanno coinvolto tanti ragazzi e ragazze provenienti da 27 collaborazioni parrocchiali, di tutto il territorio della diocesi.
Protagonisti della serata sono stati don Sandro De Gasperi, direttore dell’Ufficio di Pastorale dei Giovani, e don Andrea Canal, vicario parrocchiale di Agordo, Taibon e La Valle Agordina. Con passione e autenticità, i due giovani sacerdoti hanno ripercorso le tappe dei pellegrinaggi verso Roma per il Giubileo degli Adolescenti (25-27 aprile) e per il Giubileo dei Giovani (28 luglio–3 agosto), raccontando entusiasmo e fatiche, imprevisti e incontri, in un clima di amicizia e di fede condivisa.
Nelle loro parole è emerso con forza il valore di una pastorale dei giovani che riconosce i giovani stessi come protagonisti del cammino ecclesiale. Hanno sottolineato l’importanza di costruire alleanze educative con famiglie, comunità e realtà che condividono la passione per la crescita delle nuove generazioni.
Attraverso quattro parole chiave – popolo, fame/sete, terra promessa, provvidenza – don Sandro e don Andrea hanno delineato l’esperienza del Giubileo come un percorso di popolo, fatto di condivisione e legami; una ricerca che nasce da una fame di libertà, di relazioni autentiche e di ascolto; un cammino verso una terra promessa che è la vita piena a cui Dio chiama; una fiducia nella Provvidenza, che si manifesta nei volti incontrati lungo la strada.
Il Giubileo – hanno ricordato – non è solo un evento da celebrare, ma un cammino di crescita e di speranza, soprattutto per chi, come i giovani, continua a credere che ogni passo può essere un passo di fede.
Giorgio Reolon
