Martedì 28 ottobre

Camminano senza stancarsi

I giovani al centro della prima conferenza giubilare

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Martedì 28 ottobre ha preso avvio il ciclo di conferenze giubilari promosso dalla Biblioteca Gregoriana in collaborazione con il Seminario Gregoriano, l’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, l’Ufficio di Pastorale dei giovani e la parrocchia del Duomo-Loreto, nel quadro del Giubileo della Speranza 2025.

Il primo appuntamento, dal titolo “Camminano senza stancarsi” – ispirato alle parole del profeta Isaia (40,31): «quanti sperano nel Signore riacquistano forza, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi» – è stato dedicato al rapporto tra giovani e fede nel mondo di oggi e all’esperienza dei pellegrinaggi giubilari che hanno coinvolto tanti ragazzi e ragazze provenienti da 27 collaborazioni parrocchiali, di tutto il territorio della diocesi.

Protagonisti della serata sono stati don Sandro De Gasperi, direttore dell’Ufficio di Pastorale dei Giovani, e don Andrea Canal, vicario parrocchiale di Agordo, Taibon e La Valle Agordina. Con passione e autenticità, i due giovani sacerdoti hanno ripercorso le tappe dei pellegrinaggi verso Roma per il Giubileo degli Adolescenti (25-27 aprile) e per il Giubileo dei Giovani (28 luglio–3 agosto), raccontando entusiasmo e fatiche, imprevisti e incontri, in un clima di amicizia e di fede condivisa.

Nelle loro parole è emerso con forza il valore di una pastorale dei giovani che riconosce i giovani stessi come protagonisti del cammino ecclesiale. Hanno sottolineato l’importanza di costruire alleanze educative con famiglie, comunità e realtà che condividono la passione per la crescita delle nuove generazioni.

Attraverso quattro parole chiave – popolo, fame/sete, terra promessa, provvidenza – don Sandro e don Andrea hanno delineato l’esperienza del Giubileo come un percorso di popolo, fatto di condivisione e legami; una ricerca che nasce da una fame di libertà, di relazioni autentiche e di ascolto; un cammino verso una terra promessa che è la vita piena a cui Dio chiama; una fiducia nella Provvidenza, che si manifesta nei volti incontrati lungo la strada.

Il Giubileo – hanno ricordato – non è solo un evento da celebrare, ma un cammino di crescita e di speranza, soprattutto per chi, come i giovani, continua a credere che ogni passo può essere un passo di fede.

Giorgio Reolon