Nel pomeriggio di giovedì 8 dicembre

Campane a festa a Zorzoi

Il Vescovo ha presieduto la santa Messa in occasione dell’inaugurazione del campanile dopo i lavori di restauro

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Video – campane a festa

 

Anche al campanile della chiesa di san Zenone in Zorzoi di Sovramonte è sempre stato assegnato il ruolo di “punto di riferimento”, perché è attorno ad esso che la comunità, nel corso dei secoli, si è raccolta in preghiera sia nei momenti lieti come nei giorni delle difficoltà e dei pericoli. La chiesa e il campanile sorgono sul colle che sovrasta il paese e sono ancora “punto di riferimento” per la vista di chi guarda, come per l’udito di chi ascolta il concerto delle campane.

La costruzione della torre campanaria, alta quasi 35 metri, risale a circa tre secoli orsono: da tempo erano emersi segni poco rassicuranti, a causa del degrado della guglia e dei gravi problemi strutturali evidenziati dall’indagine tecnica compiuta dall’arch. Francesco Doglioni.

Grazie a un primo finanziamento garantito dal Fondo Comuni Confinanti, promosso dal Comune di Sovramonte, e a un contributo straordinario dai fondi dell’8xmille, è stata avviata la progettazione esecutiva e nell’aprile 2022 è stata affidata l’esecuzione dei lavori all’impresa 3C di Lamon che, anche con la collaborazione di altre ditte specializzate, ha realizzato nel migliore dei modi quanto previsto dal progetto e dalle varianti in corso d’opera.

Gli interventi più significativi sono stati la ricostruzione del manto di copertura della cuspide in scandole di larice e i complessi e delicati lavori di mitigazione dell’elevato rischio sismico al quale era soggetta l’intera struttura.

Nel primo pomeriggio di giovedì 8 dicembre la comunità parrocchiale di Zorzoi ha avuto la gioia di festeggiare la “rinascita” del campanile, con la santa Messa presieduta dal vescovo Renato e concelebrata dal parroco don Fabrizio Tessaro, da mons. Sergio Dalla Rosa, che fu parroco di Zorzoi dal 1970 al 1977, da mons. Umberto Antoniol, nativo di Zorzoi, e da don Ivone Cavraro, arciprete di Lamon.

Nella chiesa di san Zenone è venerata l’effige dell’Immacolata: nell’omelia, il Vescovo ha preso spunto dalle parole appena pronunciate all’Angelus da papa Francesco, ricordando che non dobbiamo parlare solo del “peccato originale”, ma dobbiamo essere consapevoli di aver ricevuto anche una “grazia originaria” nel giorno del nostro battesimo.

Dopo la benedizione del restaurato campanile, finalmente il suono a distesa delle campane, mute per tanti mesi, è tornato a riecheggiare nei nostri altopiani, simbolo di una presenza protettiva e vigile.

Grazie alla collaborazione della parrocchia e delle organizzazioni di volontariato operanti a Zorzoi, la festa è proseguita in piazza con la suggestiva accensione dell’albero di Natale e momenti di serena convivialità.

Armando Scalet