Presentazione alla stampa del convegno diocesano di metà settembre

Chi me lo fa fare?

“Rianimare” e “rigenerare” le nostre comunità richiede l’impegno responsabile di tutti e di ciascuno

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Si terrà il 14 e 15 settembre prossimi, al Centro Papa Luciani di Santa Giustina, il convegno diocesano promosso Coordinamento degli uffici diocesani di pastorale e, in modo particolare, dall’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro, diretto dal dott. Stefano Perale. Quest’ultimo, insieme al vescovo Renato, hanno presentato l’iniziativa agli organi di comunicazione il 29 agosto scorso, in una frequentata conferenza stampa.

Anzitutto il vescovo Renato ha evidenziato la concomitanza di questo incontro con la pubblicazione degli Orientamenti pastorali per l’anno 2019-2020, documento nel quale l’avverbio “insieme” è intrigante, perché è la chiave di lettura del testo fin dal titolo: «Camminiamo insieme sulla via del Vangelo». Anche il convegno di metà settembre si indice all’insegna della parola “insieme“, come momento di condivisione e dialogo con tutti e non solo con quanti si riconoscono nella comunità ecclesiale.

A muovere l’iniziativa del Convegno è la convinzione che il Vangelo è anche una buona notizia sociale, che rende la Chiesa attenta in questo contesto e in questo tempo, in un confronto leale e coraggioso con il territorio in cui vive. «Questo territorio ci interessa, ci interroga, ci sollecita, ci sta a cuore». Per scoprire poi – ha continuato il Vescovo – che anche «il nostro piccolo (sia detto con affetto) non è così piccolo, ma è un germe che può portare frutto». L’insegnamento sociale della Chiesa porta spesso i credenti a confrontarsi con le nuove problematiche sociali, come il confronto con le nuove generazioni, la sussidiarietà dei corpi intermedi.

Ancora il Vescovo tiene a precisare che «non vogliamo tornare alle vecchie contrapposizioni tra Chiesa e Mondo. Ormai gli interlocutori nel Mondo sono tanti e tra questi c’è anche la Chiesa, che c’è ed abita questo territorio». Alla cronista che chiedeva il legame di questa iniziativa con l’endorcement che la diocesi ha più volte dato alla richiesta di specificità da parte del territorio montano, il Vescovo ha risposto che «la Chiesa stessa ha una specificità, che tocca la sua essenza, proprio nel territorio che abita, perché è “Chiesa locale”. Anche l’adesione data in autunno al “Fondo Welfare e identità territoriale” è in linea con questa convinzione. La Chiesa locale incoraggia ad essere fedeli a questo territorio, non per sentirsi diversi, ma per essere in gioco». E ha ricordato che proprio il sociologo Luigi Gui, relatore del convegno, ha mostrato come la vita in montagna non dica solitudine, ma appartenenza.

Stefano Perale ha sottolineato la “leggerezza” del titolo del Convegno – “Chi me lo fa fare?” – in cui si è espressamente evitato il linguaggio ecclesiastico. Intento del Convegno è proporre persone e testimonianze che siano stimolo, perché anche a Belluno ci sono possibilità. Relatori della prima giornata saranno il sociologo Luigi Gui, dell’Università di Trieste, che presenterà il tema di fondo, i legami che creano la società. Dopo di lui parlerà Marco Ciociano, direttore della Cooperativa “Società nuova” e consigliere comunale di Belluno, che illustrerà la possibile interazione fra il sociale e la politica; quindi Giuseppe Savino racconterà l’esperienza avviata in Puglia, dove i giovani sono stati coinvolti nel territorio in un’iniziativa che coniuga agricoltura e turismo. Nel pomeriggio la relazione del pedagogista dello IUSVE Lorenzo Biagi, cui seguirà la testimonianza di Alberto Balzan, 38enne bellunese che a Cagliari è diventato “site lead” del locale centro di Amazon. Infine Giampietro Parolin, dell’Istituto universitario Sophia, analizzerà la vocazione del nostro territorio tra monocultura economica e multicultura. Tutti i partecipanti saranno coinvolti in due sessioni di laboratorio.

La seconda giornata prevede una tavola rotonda, con Mirta De Prà dell’associazione “Casacomune Laudato siì Laudato qui”, legata a don Luigi Ciotti; suor Francesca Fiorese, che racconterà l’esperienza della una scuola di formazione sociale e politica di Padova; Matteo Aguanno, diettore del Gal Prealpi e Dolomiti; e Marco Vuerich, che relazionerà sull’agricoltura di montagna.

Il convegno è stato preparato da una serie di interviste, apparse con cadenza settimanale sull’Amico del Popolo e sul sito della diocesi, nelle quali a diversi bellunesi è stata posta la domanda “Chi te lo fa fare?”. La risposta dimostra che i corpi intermedi esistono e operano assiduamente nel nostro tessuto sociale.

Nel concludere il Vescovo ha ricordato come, nel recente cammino sulla Via Francigena con 50 giovani della diocesi, sia rimasto colpito dall’insistenza della domanda: Chi mi aiuterà? C’è un potenziale sul territorio, nei giovani; ma va ascoltato. [dDF]

 

Per iscrizioni e informazioni sul convegno

Il programma del convegno