Aiutare le persone rimaste senza lavoro a rimettersi in gioco

Dalla Caritas il “Progetto lavoro”

Nasce dalla rete tra Caritas diocesana, Ceis, altri enti e associazioni, in collaborazione con la comunità islamica

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

«Progetto lavoro»: con l’avanzare dei mesi, si fanno evidenti anche nella provincia di Belluno i retaggi del Covid nella situazione lavorativa di molte persone, che hanno perso l’impiego. Questo progetto nell’ambito del lavoro si propone di rafforzare, mediante l’utilizzo dei fondi 8xmille messi a disposizione dalla diocesi, gli interventi di contrasto alla grave marginalità, già promossi dalla Caritas diocesana e gestiti dal Centro italiano di solidarietà di Belluno (Ceis) onlus. Una «borsa lavoro», locuzione inedita, calcata su «borsa di studio», ma rivolta a chi il lavoro lo ha perso: nell’arco di sei mesi prevede una formazione, uno stipendio mensile e, come è ovvio, un vero e proprio lavoro.

Queste borse lavoro, realizzate dalla Caritas diocesana e dal Ceis in rete con altri enti e associazioni, hanno la finalità di permettere a persone in difficoltà economica e/o in disagio personale e sociale di riprogettare il proprio percorso di vita. C’è anche una valenza interreligiosa: il progetto è stato proposto dalla diocesi di Belluno-Feltre, in collaborazione con la Comunità islamica provinciale (e è stato proposto anche alle comunità ortodosse ed evangeliche): Il tutto con l’obiettivo di offrire un’alternativa alla semplice assistenza, aiutando le persone rimaste senza lavoro a rimettersi in gioco mediante un’esperienza di lavoro o di tirocinio, che consenta di superare il momento più critico determinato dalla emergenza in atto.

L’Ente gestore del progetto lavoro è il Centro italiano di solidarietà di Belluno onlus. Si propongono percorsi di sei mesi comprensivi di una borsa lavoro di 500 euro al mese, che verrà erogata in caso di tempo pieno; nel caso di part time il compenso verrà riparametrato in base alle svolte. Tutto questo, con un tutoraggio aziendale di 4 o 6 ore al mese; nel caso di cooperative sociali verrà coinvolto un dipendente della cooperativa, nel caso di aziende profit l’accompagnamento verrà svolto dal Ceis. La finalità del tutoraggio aziendale è di favorire l’inserimento nel contesto aziendale.

Nell’epoca della rete, anche il progetto della Borsa lavoro coinvolge più soggetti: oltre alla diocesi e al Ceis, l’elenco comprende i servizi coinvolti nel percorso individuale della persona (Sil, Servizio integrazione lavorativa; Serd, servizio per le dipendenze dell’Ulss 1 Dolomiti di Belluno; Cpi, Centro per l’impiego di Belluno, che è competente per l’intera provincia), che saranno coinvolti a seconda della necessità.

La segnalazione delle persone da inserire può essere fatta da enti e uffici diocesani, Caritas, Ceis, servizi del territorio, enti pubblici e privati, autocandidatura.
La selezione verrà però fatta da Caritas e Ceis, i quali decideranno se avvalersi della collaborazione di altri enti. Il Ceis verificherà i requisiti delle persone coinvolte nei tirocini, in base alla normativa di riferimento. Inoltre, il Ceis metterà a disposizione un educatore/coordinatore per la gestione del progetto complessivo, del rapporto con la diocesi di Belluno-Feltre e con la rete dei servizi coinvolti nei progetti individuali; un tutor didattico per la redazione del progetto formativo e per il monitoraggio dei tirocini; un tutor aziendale per l’accompagnamento al lavoro; un amministrativo per le pratiche.

L’avvio e la gestione del tirocinio, infatti, devono essere curate da un Servizio per il lavoro accreditato presso la Regione Veneto, che definisce il progetto formativo, stipula le convenzioni con le aziende che ospitano il tirocinio, fa le comunicazioni obbligatorie su CO- Veneto (che attivano anche l’assicurazione Inail), raccoglie i registri presenza per emettere i cedolini ed eroga le borse lavoro. Inoltre gestisce il tutoraggio didattico, la cui finalità è di monitorare l’andamento del percorso e di fare mediazione tra il tirocinante e l’azienda, se necessario.