32 partecipanti alla riunione diocesana on line indetta lunedì 8 sera da don Roberto De Nardin, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale dei giovani, a seguito del testo dei Vescovi, nonché a seguito della pubblicazione delle Linee di indirizzo da parte della Regione Veneto, del sondaggio circa le attività estive promosso dall’Ufficio (con 36 risposte) e dall’incontro con i parroci coinvolti dalla Federazione italiana scuole materne (Fism).
La riunione è stata introdotta dal vescovo Renato: «Siamo alla prova in questi mesi»; una situazione che presenta, però, anche l’opportunità di «fare poco fatto bene». Fa l’ingresso nel lessico pastorale il termine «unità epidemiologica», ovvero il piccolo gruppo, sempre uguali a se stesso, di 5, 7 o 10 minorenni (a seconda delle età) che richiedono la presenza di un adulto. «Sembra – prosegue il Vescovo – che sia l’unica modalità con cui potremo proporre qualcosa a ragazzi, giovani, adolescenti, nelle nostre comunità parrocchiali; anche a partire da settembre. Questa prospettiva è da incoraggiare e ci permetterà di riprendere il cammino del prossimo anno con qualcosa in mano».
don Giuseppe Bratti