Venerdì 22 marzo alle 18.30 presso il Seminario Gregoriano

Un dialogo d’autore con don Rinaldo Ottone

La chiave del castello. L’interesse teologico dell’empatia di Gesù

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

L’opera di don Rinaldo Ottone – già annunciata nel marzo 2018 e già presentata presso la Libreria Campedel di Belluno il 13 dicembre scorso – diventa ora oggetto di uno stimolante dibattito, promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I” di Treviso, punto di riferimento per la nostra Chiesa locale, in comunione con le diocesi di Treviso e Vittorio Veneto.

L’appuntamento è per venerdì 22 marzo alle ore 18.30 nell’aula magna del Seminario Gregoriano: sarà una riflessione a più voci, a partire dal volume, moderata dal prof. Alessio Lavina. Oltre all’autore, interverranno anche Lorenzo Biagi e don Stefano Didonè. Questo dibattito si inserisce tra i “Dialoghi d’Autore”, una serie di incontri che l’Istituto promuove per far conoscere le pubblicazioni dei docenti e per stimolare il dibattito e la ricerca.

È certamente un onore anche per la nostra diocesi, oltre che un riconoscimento per l’indefessa opera di ricerca di un nostro presbitero, che da anni è impegnato nello studio filosofico e teologico: dopo aver conseguito nel 1997 il dottorato in filosofia all’Università Gregoriana di Roma con una tesi su “Il tragico come domanda”, don Rinaldo ha associato per anni l’insegnamento alla vita pastorale; nel 2016 infine ha conseguito anche la licenza in teologia fondamentale presso la Facoltà teologica di Milano, scuola nota a livello mondiale per il rigore metodologico e la modernità della ricerca.

È un testo impegnativo e affascinante quello di don Rinaldo e opera certamente di qualità, visto che la prefazione è firmata niente meno che da Pierangelo Sequeri e che l’opera figura nel catalogo delle Edizioni Dehoniane di Bologna. Un testo di 574 pagine che intende essere guida nel percorso del credere: oggi questo non può non più essere una fede passiva per sentito dire, ma – come scrisse Edith Stein – «un essere toccati interiormente e uno sperimentare Dio». Don Rinaldo si chiede se attraverso questa «sensibilità condivisa» sia possibile arrivare perfino a «sentire Dio», quasi che si potesse avvertire il tocco della sua mano sulla propria pelle. [CC]

Per altre informazioni clicca qui.