E se fosse una tentazione?

A proposito di vaccini: dal sito di una parrocchia della nostra diocesi riprendiamo e condividiamo questa riflessione

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Allora il diavolo condusse Gesù a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi Angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano” e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”» (Lc 4,9-12).

Nel rifiuto del vaccino anti Covid, motivato da un argomento religioso del tipo: “Se hai fede, Dio ti aiuterà e ti difenderà meglio di un vaccino”, può nascondersi la medesima tentazione di mettere alla prova il Signore e così si rischia di commettere il peccato di tentare Dio.

Chi ha fiducia nel Creatore ha fiducia anche nelle sue creature. In questo caso sono i medici, gli scienziati, che Egli ha illuminato, e pure un vaccino è, in certo modo, creatura di Dio.

Il Papa ha detto che vaccinarsi è un dovere morale; il nostro Vescovo, in data 7 luglio, ha scritto ai parroci invitandoli ad adoperarsi per le vaccinazioni. I pastori della Chiesa non hanno titolo per giudicare chi non vuole vaccinarsi; tanto meno chi non può vaccinarsi per motivi medici. Devono invece dire che tirare in ballo motivi di fede è fuori posto. Ricordiamo: se sto andando in automobile e dico: “Non mi preoccupo se ho le gomme lisce o i freni consumati, perché il Signore mi protegge lo stesso”, manco di responsabilità verso me stesso e gli altri. Può valere anche per i vaccini.