BOLIVIA – Dopo aver operato come missionaria laica in Messico, una nostra volontaria torna in Missione

Emanuela Mondin ritorna in America Latina

Lavorerà con l’associazione “Fundación Doña Lucia” specialmente in ambito scolastico ed educativo

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Emanuela Mondin, originaria di Quero, nel 2011 ha vissuto un’esperienza di volontariato in Perù della durata di 4 mesi. Nel novembre del 2016 è partita come missionaria laica “Fidei donum”, inviata dalla nostra diocesi di Belluno-Feltre, a servizio della diocesi di Guadalajara in Messico. Lì ha operato presso “Villa Infantil” una casa che accoglie bambini, neonati, abbandonati o orfani, con prospettiva di futura adozione. “Villa Infantil” si trova sulle rive del lago Chapala, a circa 72 chilometri dalla capitale. È una grande “casa famiglia”, sostenuta da una piccola comunità di suore messicane e dal volontariato locale.

Dopo un periodo di riposo in Italia, a fine gennaio 2020 Emanuele è ripartita, questa volta per la Bolivia, per partecipare a un progetto di promozione umana come educatrice e animatrice delle comunità indigene. Emanuela lavorerà con l’Associazione “Fundación Doña Lucia”, nata nel 2009 a Aiquile, in Bolivia, con scopi benefici nel campo educativo e ora sostenuta anche dai soci di Valdobbiadene. Il nome è stato scelto in ricordo della madre di Faustino Molina Rojas, ideatore del progetto e presidente dell’Associazione.

Tra la popolazione Quechua

Aiquile è il capoluogo della provincia di Campero e fa parte del dipartimento di Cochabamba, nella parte centrale della Bolivia. Si estende fra le Ande e la foresta amazzonica. Situata a 2.250 metri sul livello del mare, ha una popolazione di circa 16.000 abitanti. L’economia della zona è esclusivamente agricola, condizionata dalla scarsità di piogge. Il territorio attorno al capoluogo è caratterizzato da piccoli centri rurali distanti fra loro, alcuni organizzati in Ayllus, comunità matriarcali con leggi proprie fatte rispettare da un consiglio di anziani.

Il 90% della popolazione è di origine Quechua e parla prevalentemente la lingua quechua. La difficile realtà economica spinge all’emigrazione verso le grandi città o gli stati confinanti, come l’Argentina, il Brasile e il Cile.

I progetti della Fondazione “Doña Lucia”

Le caratteristiche del territorio e la scarsità di mezzi della popolazione hanno portato l’associazione “Fundación Doña Lucia onlus” a concentrarsi prevalentemente in aiuti e sostegni economici nel campo dell’educazione: una formazione culturale e professionale è l’unica strada che hanno ragazzi e ragazze per scegliere il proprio futuro e allo stesso tempo migliorare l’ambiente sociale in cui vivono.

Le famiglie non hanno la possibilità di acquistare neppure lo stretto necessario per permettere ai bambini di frequentare la scuola che, pur obbligatoria, viene abbandonata quasi subito. A questo si aggiunge la grande distanza che separa le aree rurali dai centri scolastici: per raggiungerli i bambini sono costretti a percorrere anche due ore di strada a piedi.

Ancora peggiore la situazione delle scuole secondarie: gli istituti superiori sono presenti unicamente a Aiquile e per poterli frequentare gli adolescenti, provenienti dai piccoli centri rurali, dovrebbero forzatamente vivere nei collegi del capoluogo, pagando una retta insostenibile per le famiglie.

A fronte di tutto questo, l’Associazione ha voluto sviluppare tre grandi aree di intervento:

Il sostegno dei Bellunesi

Questi progetti, nei quali si è appena inserita Emanuela, sostenuta dall’Associazione “Fundación Doña Lucia onlus”, saranno sostenuti anche dal nostro Ufficio Missionario e quindi dagli amici bellunesi e feltrini.

L.Canal- Edieffe