Venerdì 5 dicembre, alle ore 20.15, presso l’aula magna del Seminario gregoriano, si terrà il terzo e ultimo incontro del ciclo autunnale delle conferenze giubilari, iniziativa promossa dalla Biblioteca Gregoriana in collaborazione con il Seminario gregoriano, l’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, l’Ufficio di Pastorale dei giovani e la Parrocchia Duomo-Loreto. Gli incontri, inseriti nel programma culturale del Giubileo della Speranza 2025, offrono un percorso di approfondimento sui temi della speranza e del battesimo.
Il relatore della serata sarà Giorgio Fornasier, che interverrà sul tema “Il battesimo nella storia. Una lettura degli archivi parrocchiali di Limana, Belluno e Villabruna di Feltre (2000-2025)”.
Attraverso una presentazione multimediale, Fornasier accompagnerà i partecipanti in una lettura storica e sociale dei registri battesimali delle parrocchie di Limana, Belluno (Santi Biagio e Stefano e Cattedrale) e Villabruna di Feltre.
Dall’analisi emergono elementi significativi della vita delle comunità locali: l’alta mortalità infantile dei secoli passati, specialmente nei mesi invernali; l’attenzione verso i bambini esposti provenienti dagli istituti della Pietà di Venezia e Treviso; la forte emigrazione, sia stagionale che definitiva, verso l’Europa e il continente americano; e il dramma lasciato sui registri dalla Prima guerra mondiale, con famiglie spezzate e lutti profondi.
Professionista attivo per oltre trent’anni nel marketing internazionale, Giorgio Fornasier è noto anche per la sua intensa attività artistica come musicista, compositore e tenore lirico: per 35 anni membro del duo I Belumat e cofondatore del Domenico Zipoli Ensemble. Accanto all’impegno culturale, si è dedicato a lungo al volontariato nel campo delle malattie rare, ricoprendo ruoli di responsabilità internazionale nell’IPWSO e ricevendo importanti riconoscimenti civili, tra cui l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e la medaglia “Don José Falcon” del Governo del Paraguay.
L’ingresso è libero e aperto a tutti.
Giorgio Reolon