Il cammino catecumenale nei vangeli delle domeniche di Quaresima

Particolare attenzione alla Parola di Dio proposta dalla Liturgia

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Nel periodo quaresimale particolare attenzione viene suggerita ai cristiani nei confronti della Parola di Dio. Lettura personale ed ascolto nelle celebrazioni liturgiche sono complementari. Particolare valore però assumono i brani proposti nella Liturgia della Parola delle domeniche di Quaresima. Tale liturgia è costruita, a tema, secondo un cammino preciso che i cristiani ascoltando e meditando la Parola possono cogliere.

Tre itinerari particolari

Nei tre anni (definiti Anno A, anno B ed anno C) che si alternano nelle celebrazioni liturgiche, vengono proposti distinti itinerari di ascolto e di riflessione. Sono temi complementari, ma data la loro ricchezza di contenuto e di spiritualità vanno opportunamente distribuiti nel tempo.

L’aggettivo che fa da sintesi e che caratterizza la Quaresima che i cristiani stano vivendo viene così distribuito nei tre anni.

Nell’anno A (il primo del ciclo liturgico, anno corrente nel 2020) viene proposta una “Quaresima Battesimale”. Nell’Anno B il tema-sintesi può essere “Quaresima Cristocentrica”, soprattutto nella contemplazione del mistero della Croce gloriosa come la presenta l’evangelista Giovanni. I testi proposti dall’evangelista Luca presentano la misericordia di Dio che va accolta come dono da chi si riconosce peccatore e desidera convertirsi, cambiare stile di vita. Nell’anno C il tema-sintesi è “Quaresima penitenziale”. È evidente la complementarietà delle tre parole: battesimo, Cristo, penitenza. Sono parole fondamentali per comprendere e, soprattutto vivere, il tempo liturgico Quaresimale. È opportuno richiamare come la attenzione ad una realtà non esclude eventuali attenzioni o richiami alle altre.

È opportuno ricordare come il brano del Vangelo rappresenta il messaggio centrale e su questo testo vengono scelte sia la prima che la seconda lettura.

Un aiuto per la sintesi della proposta di riflessione e di spiritualità (dimensione esistenziale) che viene offerta ogni domenica è rappresentata anche dalle nuove preghiera “colletta” inserite nella seconda ed ora nella terza edizione del Messale Romano. Nei sussidi offerti ai fedeli che generalmente riportano questa preghiera, il testo viene collocato dopo una prima preghiera (più antica e generalmente tradotta dal latino). Proclamare questa preghiera diventa un annuncio dei messaggi della Parola, un rileggerla dopo l’ascolto della Parola ne fa apprezzare ancora di più la sintesi tematica.

Anno A, itinerario catecumenale

I testi della Parola di Dio proposti nell’Anno A rappresentano una significativa catechesi battesimale che guidava i catecumeni (coloro che si stavano preparando al Battesimo nella veglia Pasquale) ed anche tutta la comunità, a riscoprire la forza ed il significato della grazie del sacramento visto come della “rigenerazione cristiana”. Questa espressione richiama il valore della “rinascita” come figli di Dio nella fede in Cristo, più che quello (per tanto tempo sottolineato e che rimane verità) della cancellazione (lavaggio) del peccato originale.

Nella cinque domeniche sono proposti i seguenti brani del Vangelo: “domenica della tentazione” (Matteo 4, 1-11), “domenica della trasfigurazione” (Matteo 17,1-9), “domenica della Samaritana” (Giovanni 4,5-42), “domenica del cieco nato” (Giovanni 9,1-41), “domenica di Lazzaro” (Giovanni 11,1-45).

La prima domenica è come una introduzione generale al periodo quaresimale e l’annuncio di una lotta contro il maligno per le scelte definitive. Nella seconda domenica è l’invito ad una cammino per diventare come Cristo (trasfigurazione esistenziale) dopo aver lasciato (come Abramo) il proprio passato ed i propri idoli. Questo invito a “lasciare” è rivolto sia ai catecumeni prossimi al Battesimo come a coloro che lo vogliono riscoprire e rivivere. Nella terza domenica iniziava per il Catecumeno l’ultimo periodo di preparazione. Era il periodo degli “scrutini” e delle consegna del Credo, del Vangelo, del Padre nostro. Era l’incontro con Cristo, acqua viva che veramente disseta la sete esistenziale di ogni persona umana.

Prima e seconda lettura proposte in queste domeniche si collegano al Vangelo come annuncio (la prima) e come realtà da vivere(seconda).

(continua)

Giuliano Follin