Quasi una tradizione consolidata

Il Patriarca di Venezia celebra a San Vito di Cadore

Nell'omelia l'invito a dare un senso profondo alle vacanze

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«Bella festa, quella dell’Assunta…». Così diceva don Riccardo Parissenti , pievano di San Vito e parroco Borca di Cadore, nel foglietto parrocchiale di questa settimana. Ed oggi è stata davvero, per la comunità sanvitese, una bella giornata che è iniziata con una celebrazione assai sentita e più partecipata del solito.

Questa gioia in più ci è stata donata dalla presenza tra noi del Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, che ha presieduto la santa Messa , accompagnato da un folto gruppo di sacerdoti e di seminaristi veneziani: un altare affollatissimo di giovani speranze per il futuro della nostra vita di fede.

Don Riccardo ha dato il benvenuto a mons. Moraglia, ricordando come, da anni e anni, la presenza a San Vito di Cadore in occasione dell’Assunta da parte dei vari Patriarchi sia una tradizione consolidata, a testimonianza della coesa amicizia tra i popoli del mare e quelli della montagna.

A sua volta il patriarca Moraglia, rivolgendosi soprattutto alle tante persone in vacanza qui a san Vito, ha raccomandato di dare un senso e un significato profondi alle vacanze e alle ferie, dedicando momenti di meditazione e di preghiera quotidianamente.

La celebrazione odierna è stata arricchita dai canti del Coro di San Vito e dal suono perfetto del nostro eccellente organo storico Bazzani.

All’uscita della chiesa , il Patriarca è stato festosamente circondato da una folla che gli ha dimostrato un vivo affetto e una sentita cordialità. Anche mons.Moraglia, sorridente e paterno, si è gentilmente fermato a lungo tra i tantissimi turisti e i sanvitesi, stringendo mani, ascoltando e benedicendo.

Grazie infinite, patriarca Francesco; La aspettiamo presto ancora qui tra noi!

Giovanna Klinger