Il segno della candela benedetta

Nella celebrazione liturgica della festa detta “Candelora”

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Nella domenica 2 febbraio 2020 la celebrazione liturgica prevista come IV domenica del Tempo ordinario cede il posto, quest’anno, alla festa della “Presentazione del Signore”. Una festa che accanto alla denominazione  ufficiale ha nel linguaggio religioso popolare la denominazione “Giorno della Candelora”. Fino alll’anno 1969 la festa era chiamata “Purificazione della beata Vergine Maria”-

Un po’ di storia della festa

L’origine storica della festa è riassunta nelle parole del Messale in uso. Viene così spiegata: «Festa delle luci (cfr. Lc 2, 30-32) ebbe origine in Oriente con il nome di “Hypapante”, cioè “Incontro”. Nel sec. VI si estese all’Occidente con sviluppi originali: a Roma con carattere più penitenziale e in Gallia con la solenne benedizione e processione delle candele, popolarmente nota come la “candelora”. La presentazione del Signore chiude le celebrazioni natalizie e con l’offerta della Vergine Madre e la profezia di Simeone (Lc 2,33-35) apre il cammino verso la Pasqua».

Il rito della benedizione delle candele viene proposto dal Messale in un luogo fuori della chiesa (si parla anche di un’altra chiesa) dal quale, dopo la benedizione, prende avvio la processione con le candele accese che si avvia verso la chiesa della celebrazione e, segno importante, fino all’altare.  Qualora la celebrazione iniziale non sia possibile all’esterno della chiesa viene suggerito di effettuare la benedizione in luogo adatto (per esempio vicino alla porta della chiesa) e da questo luogo un gruppo di fedeli (se non tutti) con il sacerdote si avviano fino all’altare, per poi recarsi al proprio posto.

Anche il nuovo Messale riporta la festa della Presentazione con la benedizione delle candele, la processione e la Messa.

Significato biblico-teologico

Il riferimento base del rito, nella sua struttura attuale e nei testi che la accompagnano è quello della presentazione al Tempio di Gesù. Episodio  ben noto, ricordato anche nella recita del S.Rosario.  Il brano del Vangelo proclamato nella Liturgia della Parola della Messa lo annuncia ai fedeli.

Gesù è definito “luce per illuminare le genti” o nella nuova traduzione  “luce per rivelarti alle genti”.  Il vecchio Simeone che tiene fra le sue braccia  il Bambino Gesù è immagine della umanità che  ormai ha visto giungere la salvezza.

Ai fedeli che partecipano al rito è indicato il valore di questo segno: “Andiamo in pace incontro al Signore”è l’invito che fa avviare la processione con la candela accesa e precedentemente benedetta. Viene anche ricordato, prima, che all’altare  i partecipanti troveranno il Cristo e lo riconosceranno nello spezzare il pane. Potremo aggiungere, lo riconosceranno anche nella sua Parola. Il rito della processione esprime la volontà di realizzare nella fede – il testo dice: «riuniti dallo Spirito Santo…» – l’incontro con Gesù Cristo, luce della nostra vita.

Significato per i cristiani

Cristo “luce del mondo” e quindi luce che illumina ogni credente è il significato simbolico della candela accesa tenuta in mano nella processione. E’ ancora questo il richiamo che la “candela benedetta” esprime quando viene conservata in casa, magari in un luogo significativo.

Il primo riferimento a Cristo, richiama anche alla Veglia pasquale (Notte di Pasqua) che inizia proprio con la Liturgia della Luce ( Lucernario) quando il cero acceso viene portato nella chiesa buia mentre il ministro  sacro proclama: “Lumen Christi!” ( “Cristo luce mondo”). A questo cero tutti i presenti progressivamente accendono la propria candela.

La candela, poi accesa al cero pasquale, viene anche  consegnata dopo il Battesimo del loro figlio ai Genitori. Invitandoli a ricevere questo segno viene  detto “Ricevete la luce di Cristo”.  Le parole che accompagnano questo rito sono significative. “ A voi Genitori…è affidato questo segno pasquale fiamma che sempre dovete alimentare. Abbiate cura che i vostri bambini, illuminati da Cristi, vivano sempre come figli della luce;…”. Da decenni la candela, nel passato riconsegnata al sagrestano, viene portata a casa come ricordo-richiamo al Battesimo ricevuto ed al suo significato per la vita del battezzato.

La candela portata a casa dopo la celebrazione della Festa della presentazione del Signore sarà richiamo a Cristo “luce del mondo.  Accesa in particolari momenti della vita della Famiglia sarà espressione della fede nella presenza illuminante del Signore Gesù.

Giuliano Follin