Domenica 8 settembre è stata una giornata di festa per le parrocchie dell’Oltrepiave cadorino: suor Marta Ronzani, attorniata da familiari e amici, ha professato la sua scelta di vita in maniera perpetua, divenendo suor Marta di Cristo Sommo Sacerdote della congregazione delle Figlie della Chiesa. Nata a Laggio di Cadore nel 1986, Marta, dopo le scuole superiori ha intrapreso gli studi in psicologia a Mestre, partecipando alla vita parrocchiale e della Chiesa prima attraverso la collaborazione con le suore salesiane che conducono la locale scuola dell’infanzia e poi nell’impegno diocesano con i giovani nelle uscite estive del campeggio di Copada.
Infine dopo dieci anni di ricerca, con la costanza nell’adorazione eucaristica, il cammino di discernimento presso le Figlie di Maria ausiliatrice e l’approdo nelle Figlie della Chiesa, questa ragazza ha deciso di dire il suo “sì“ definitivo al Signore nella Famiglia delle Figlie della Chiesa. In una chiesa gremita all’inverosimile, paesani ed amici di suor Marta, attorniati da numerose consorelle suore, hanno assistito alla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Renato, attorniato da una ventina di preti provenienti da molte parti d’Italia.
La suggestiva cerimonia ha previsto l’appello iniziale con l’esplicita richiesta di consacrazione a Dio e la chiara e specifica risposta: «Sì lo voglio!». Dopo l’omelia, suor Marta si è prostrata a terra, al canto delle Litanie dei Santi, che caratterizzano tutti i momenti più importanti della vita della Chiesa, dalla consacrazione di un presbiero a quella di un vescovo, dall’entrata in Conclave alla consacrazione del fonte nella notte di Pasqua… Alla fine ha ricevuto la solenne benedizione del Vescovo con l’abbraccio di accoglienza nella Chiesa da parte di mons. Marangoni, seguito da suor Thresa, Superiora Generale della congregazione e da un gruppo di consorelle lungo la navata della pievanale.
Gioia e commozione anche da parte del pievano, mons. Renato De Vido, che ha ringraziato suor Marta per aver voluto essere presente nel suo paese e con la sua gente per questa celebrazione di professione perpetua. Erano presenti il sindaco di Vigo, Mauro Da Rin Bettina, e la Schola Cantorum parrocchiale, che ha animato coi canti la celebrazione eucaristica. « E’ una tappa quanto mai significativa di un lungo cammino che si collega a un progetto che Dio ha coltivato sin dall’eternità. Da sempre Dio ha pensato a lei e l’ha chiamata all’esistenza perché su di lei si realizzasse il suo progetto di amore».
Questa importante celebrazione è stata preparata nelle serate precedenti con due incontri, il primo curato da don Giuliano Follin, cultore esperto di liturgia, per esplicitare il senso della professione religiosa; il secondo, la sera del sabato, con una Veglia di preghiera e di riflessione curata dalle Suore Figlie della Chiesa. Al termine del rito, tutti si sono ritrovati presso l’ex Preventorio di Laggio, per uno scambio dei saluti, degli abbracci, dei regali, della letizia, delle emozioni che sempre accompagnano questo genere di celebrazioni.
Marco D’Ambros