Il sinodo oltre la soglia

La Chiesa si sente in “debito di ascolto” anche verso persone, che preferiscono stare “sulla soglia”

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Nelle nostre parrocchie si parla del sinodo avviato dal Papa. Ci stiamo interrogando su come le nostre comunità cristiane possano diventare luoghi, dove si cammina veramente insieme. Questo sarà possibile, solo se entriamo in una modalità di ascolto spontaneo e aperto a tutti. Ecco perché diciamo che la Chiesa è “in debito di ascolto”.

Dice il vescovo Renato:

In questo tempo impegnativo, ci accorgiamo che c’è un intenso bisogno di ascolto a tutti i livelli, tra le persone, nelle varie realtà di vita. Lo avvertiamo anche nelle comunità cristiane, quando si incontrano. È questo che la Chiesa sente come un “debito di ascolto”, che ha verso tante persone. Molte di queste persone preferiscono stare “sulla soglia”, stare un po’ a vedere, prendere una debita distanza, e questo non senza ragione.

Mi ha colpito – lo dico sinceramente – quanto mi ha detto una persona di un’altra religione: «La Chiesa si mette in ascolto? Ma questo è davvero un atteggiamento nuovo, che cambia tutto nel rapporto con essa!». Sì, anche la Chiesa di Belluno-Feltre, di cui sono vescovo, intende starci in questo ascolto, lo vuole fare sinceramente, con il cuore. Ma tu hai voglia, voi avete voglia di dirle qualcosa, di raccontare qualche esperienza, di porle delle richieste, di suggerire anche qualche pensiero che la possa aiutare?

È un invito a partecipare a un gruppo sinodale, per dedicare gli stessi novanta minuti di una partita di calcio a questa consultazione. Se ti va di partecipare, vai sul sito www.chiesabellunofeltre.it\sinodo: lasciaci nome, cognome, domicilio e un contatto. A breve cercheremo di organizzare un incontro, il più vicino possibile a casa tua.