Martedì 14 gennaio si è tenuto il periodico incontro dei vicari foranei della Diocesi, presso i locali della parrocchia di Cavarzano. Il punto principale della riunione è stato una valutazione di come si sta attivando, nelle varie convergenze foraniali, il coordinamento foraniale (formato sostanzialmente da parroci e vicepresidenti dei Consigli Pastorali Parrocchiali), che è l’organismo adeguato per promuovere l’indispensabile collaborazione fra parrocchie. Pur con accenti e esperienze diverse, in generale il cammino a questo proposito è buono nelle varie zone della Diocesi, e le risorse positive sono davvero tante. È incoraggiante che i fedeli laici dimostrino interesse e coinvolgimento per crescere in queste collaborazioni… Il Vescovo ha dunque sollecitato a promuovere con decisione tale direzione, secondo le tappe previste dagli Orientamenti pastorali per quest’anno: si arriverà poi entro l’estate a una verifica per vedere a che punto siamo, in questo “camminare insieme”. Di certo non si potrà tornare indietro e nessuna parrocchia potrà mai più sentirsi come un’“isola” autonoma.
Ci si è inoltre orientati, nella stessa riunione, a intravvedere per gli anni pastorali successivi queste possibili priorità per il cammino della nostra Chiesa: l’orizzonte di una “Chiesa in uscita”, comprendente una maggiore caratterizzazione missionaria della pastorale nei nostri territori, anche in dialogo con tante realtà civili, sociali e culturali di oggi. Si tratta inoltre di approfondire la tematica della ministerialità dei laici. Dentro questo contesto potrebbe svolgersi la visita pastorale del Vescovo, quindi in forme nuove rispetto alla tradizione e più attente all’attuale situazione.
A margine di queste importanti tematiche di riflessione e confronto, due altre piccole questioni sono state segnalate: il rinnovo dei Consigli Parrocchiali per gli Affari Economici, che potrebbe avvenire nei prossimi mesi in tutte le Parrocchie coinvolgendo in particolare i Consigli Pastorali, a seguito della pubblicazione delle “indicazioni diocesane” attualmente in fase di elaborazione; e la necessità di un accordo riguardo alle celebrazioni delle esequie, quando sia prevista la cremazione, per non doppiare i gesti rituali.