La Parola di Dio nel tempo ordinario

La liturgia della Parola nelle domeniche e nei giorni feriali

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Il calendario liturgico – dopo aver segnato la ripresa delle settimane del tempo ordinario, lo scorso 29 maggio 2023, ha indicato anche la ripresa delle domeniche di questo tempo liturgico. Celebrate le due solennità della Trinità e del Corpo e del Sangue di Cristo (il “Corpus Domini”), con lo scorso 18 giugno, la comunità cristiana è ritornata a prestare la sua attenzione alla lunga serie di domeniche e relative settimane, che saranno al centro della celebrazione fino al mese di novembre. Nella numerazione che arriverà al numero 34, il calendario ha segnato per la scorsa domenica il numero il numero 11., come dai vari sussidi in uso è stato segnalato ai fedeli che hanno partecipato alla santa Messa festiva.

Liturgia della Parola nelle prossime domeniche

La struttura della Parola di Dio delle prossime domeniche del tempo ordinario ha il suo centro nel brano del Vangelo. Vengono proposti brani, con lettura semicontinua, del vangelo secondo Matteo, l’evangelista all’attenzione nel corrente anno (anno A). Spunti interpretativi per la comprensione del brano sono dati sia dalle parole proposte per il “Canto al Vangelo”, sia dal titoletto messo dal compilatore all’inizio del brano. In relazione a queste due espressioni va ricordato il loro significato ed il loro utilizzo da parte dei fedeli. Per il versetto del canto al vangelo è sempre opportuno proclamarlo come proposto, senza sostituirlo con altre generiche espressioni legate a canti diffusi nei decenni passati. Il titoletto dato al brano non è proclamato da chi legge il brano, ma può essere letto dai singoli nei sussidi (messalini, foglietti, libretti) che generalmente lo riportano.

In relazione al brano del vangelo, il compilatore della liturgia della Parola ha scelto la prima lettura dai libri dell’Antico Testamento. Si tratta quindi di brani scelti senza una particolare continuità, ma solo in relazione al vangelo. Si tratta di parole che annunciano l’intervento di Dio, che troverà poi nel Vangelo di Cristo la sua pienezza e completa attuazione. Per questo brano, oltre al titoletto posto dal compilatore, può esser utile l’attenzione al salmo responsoriale e al ritornello che lo accompagna. Questo ritornello, possibilmente cantato, indica nelle sue parole un’interpretazione, una risposta, un annuncio, una preghiera, in relazione al messaggio contenuto nel brano proclamato. Sempre però con riferimento all’annuncio contenuto nel brano del testo sacro della prima lettura.

La seconda lettura, come è noto a chi partecipa alla Messa, ha invece un suo andamento indipendente dai due brani sopra ricordati. La lettera dell’Apostolo è proclamata, con lettura semicontinua, senza un preciso riferimento alle altre letture. Eventuali collegamenti sono solo occasionali e, in ogni caso, non vanno cercati a tutti i costi. Anche per questo brano il titoletto proposto dal Lezionario in uso può rappresentare un’utile indicazione per la comprensione biblico-teologica e per indicazioni sul piano della spiritualità del discepolo di Cristo. Fino alla ventiquattresima domenica il brano proposto nel corrente anno è preso dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

Liturgia della Parola nei giorni feriali del tempo ordinario

La struttura della liturgia della Parola delle Messe feriali segue un suo ordinamento, che può essere così riassunto. Il brano del vangelo è preso dai tre evangelisti sinottici con lettura semicontinua. In questo periodo – settimana dalla undicesima alla ventunesima – i testi sono presi dal vangelo secondo Matteo. Indicazioni per una comprensione teologico-biblica e di spiritualità sono date dal versetto del canto al Vangelo e dal titolo posto dal compilatore del Lezionario in capo al brano. Ogni anno viene ripetuta questa struttura di annuncio.

Per la prima lettura il brano è preso alternativamente, in blocchi di alcune settimane, dall’Antico e dal Nuovo Testamento. Parti più ampie sono proposte per il Nuovo Testamento, brani scelti per i libri dell’Antico Testamento. L’obiettivo del compilatore è quello di offrire, nell’arco di due anni, i testi più significativi del Libro sacro. I due blocchi annuali sono stati definiti anno pari e anno dispari. Nell’anno in corso, chiamato anno dispari o anno I, le settimane prevedono brani dai seguenti libri della Bibbia: dalla seconda lettera ai Corinti (11ª settimana); dal libro della Genesi capitoli 12-50 (settimane 12ª-14ª); dal libro dell’Esodo (settimane 15ª-17ª); poi di seguito: libro del Levitico, Numeri, Deuteronomio, Giosuè, Giudici, Rut. Con la ventunesima settimana si ritornerà a brani dal Nuovo Testamento.

La struttura dell’intera liturgia della parola dei giorni feriali è contenuta nei due Lezionari per le Messe dei giorni feriali del tempo ordinario.

Le celebrazioni dei Santi nei giorni feriali

Quando il calendario liturgico prevede la celebrazione della memoria di un santo o di una santa, la Liturgia della Parola del giorno feriale può essere sostituita con quella prevista dal Lezionario per le celebrazioni dei Santi. Questo libro liturgico indica le letture proposte secondo i giorni del calendario civile. Quando la celebrazione dei Santi ha il grado di “festa” o di “solennità”, la Liturgia della Parola è sempre quella indicata dal Lezionario dei Santi.

Giuliano Follin