La nascita e lo sviluppo dell’indulgenza e soprattutto il chiarirsi della dottrina intorno a questo elemento della prassi penitenziale della Chiesa, è un cammino lento, durato secoli e nel breve spazio concessomi devo tenere il filo con quanto scritto in precedenza. Come Pollicino nel bosco seminava sassolini per non perdere la strada, così vi enucleo alcuni punti fissi.
Primo momento: la prassi altomedievale del sacramento della penitenza: confessione – penitenza – assoluzione. La penitenza consisteva in opere di mortificazione che duravano mesi., assommandosi, anche anni.
Secondo momento: ad un certo punto, per abbreviare i tempi della penitenza, sorse l’uso di concedere ai penitenti delle commutazioni (dette redemptiones: redenzioni) della penitenza in opere, che si potevano svolgere più facilmente e in un tempo più breve. Solo il confessore poteva concedere al penitente questa “redenzione” della penitenza.
Terzo momento: a partire dalla metà dell’XI secolo si assiste ad una novità in questo sistema delle “redenzioni”. Dei vescovi, e poi anche dei papi, intervengono a concedere remissioni di parte delle penitenze, remissioni applicabili a categorie di fedeli a prescindere da quello che aveva stabilito il confessore. Il caso più classico è la remissione di un anno di penitenza a coloro che partecipavano alla liturgia di consacrazione di una Chiesa; la remissione di quaranta giorni di penitenza a coloro che prendevano parte alla festa di anniversario della dedicazione di una chiesa.
Comincia insomma a comparire la prima forma embrionale dell’indulgenza, diversa da come la conosciamo noi nella sua fase definitiva di un processo evolutivo; in questa forma embrionale l’indulgenza altro non è che un modo nuovo di realizzare il sistema delle “redenzioni” della penitenza ecclesiastica. Questa la grande novità: si tratta di un intervento, mediante il quale l’autorità ecclesiastica interviene sulle penitenze imposte ai fedeli per proclamarne una riduzione. Si noti bene: non è più il singolo penitente che si rivolge al sacerdote a cui si era confessato, affinché la sua penitenza sia commutata, ma è l’autorità ecclesiastica che concede sconti di penitenza. Secondo elemento: questi sconti generalizzati di penitenza comportano comunque la commutazione della penitenza con il compimento di un’opera buona.
Dopo questi sconti (indulgenze) parziali di penitenze, venne lo sconto (indulgenza) totale (plenario) delle penitenze assegnate nella confessione. Il primo esempio si ha nel 1095 quando Urbano II nel concilio di Clermont invita i cavalieri europei ad accorrere in aiuto del minacciato impero bizantino e dei luoghi santi. In quell’occasione il papa dichiara la partecipazione alla crociata sostitutiva di tutte le penitenze accumulate con la confessione. In seguito questa indulgenza fu ripetuta anche nelle altre crociate. Nel 1215 papa Innocenzo III allargò i beneficiari della redenzione plenaria dalle penitenze concedendola, oltre che ai crociati, anche a chi si impegnava ad equipaggiare un soldato.
Inoltre la redenzione dalle penitenze ecclesiastiche imposte nella confessione si andava sempre più legando a dei luoghi particolari: di essa si poteva beneficiare soltanto visitando determinati luoghi. Primo caso: 1181 Alessandro III concesse una “redenzione” di tre anni ai pellegrini che dalla Svezia venivano a Roma.
Insomma il primo nucleo embrionale delle indulgenze era lo sconto dato in maniera generalizzata (redenzione) delle penitenze ecclesiastiche. Ma cosa ha portato al formarsi dell’indulgenza nel suo senso proprio, spirituale e non più semplice sconto di penitenze ecclesiastiche? Fu l’ulteriore evoluzione nel modo di celebrare il sacramento della confessione. Siamo così al…
Quarto momento. Non più: confessione – penitenza – assoluzione; bensì: confessione – assoluzione – penitenza. La nuova prassi mise in moto la riflessione teologica, che ripescò una sottile e nitida distinzione fatta da sant’Agostino circa il peccato: in esso si distingue la colpa e la pena. Questo quarto momento ci occuperà nella prossima puntata.
don Claudio Centa
Nell’immagine: Papa Urbano II per la prima volta nella storia decreta una remissione totale (una redenzione plenaria) delle penitenze ecclesiastiche per chi prende parte alla crociata. Parigi, Bibliothèque nationale de France, ms. français 5594: Sébastien Mamerot, Les Passages d’outremer, 1474-1475. (https://essentiels.bnf.fr/fr)