È la frase principale, la chiave che ci ha guidati il 9 settembre, nell’incontro di preghiera di saluto a suor Anna e suor Giulia, a cui hanno partecipato il vescovo Renato, il vicario generale don Graziano Dalla Caneva e don Christian Mosca. L’evangelista Giovanni ci ha aiutato a leggere la realtà della nostra comunità religiosa, coinvolta nei movimenti apostolici, ad accogliere l’oggi di Dio e le sue sorprese che si manifestano anche nel trasferimento di comunità delle due suore. Il Vescovo, rifacendosi alla Parola di Dio ascoltata, ci ha sollecitate a continuare a gettare le reti come Pietro e a continuare a vivere la carità, espressione del nostro carisma e compimento di tutto, nel «benedetto Istituto».
Un grazie corale al Signore è stato espresso per il dono di suor Anna, a Belluno dal 2000, per la sua presenza e il servizio svolto nella pastorale della salute presso l’ospedale “San Martino”, per il suo servizio di delegata vescovile per la pastorale della salute iniziato quest’anno, per la collaborazione nel Consiglio pastorale diocesano e per il volontariato settimanale alla mensa dei poveri dei frati Cappuccini a Mussoi; a suor Giulia, a Belluno dal 1996, per la sua presenza e il servizio di educatrice presso l’Istituto “Sperti” a favore delle ragazze del convitto, che provengono dalle valli Bellunesi e da alcune realtà venete, per motivi di studio. Suor Anna sarà trasferita a Venezia, presso la comunità «La Veronica»; suor Giulia a Brescia, «presso la Casa Maria Bambina».
Alla preghiera ha fatto seguito con un momento conviviale vissuto in semplice fraternità.
La sofferenza per il distacco è grande, ma più forte è il grazie al Signore per il cammino condiviso insieme, certi che la preghiera e il bene fatto e ricevuto continuerà a tenerci uniti.