Su un quotidiano italiano, il 30 aprile, così scriveva Alberto Melloni: «Il nome del nuovo papa non lo sanno nemmeno i porporati. Ma la cosa più importante che farà appena sarà eletto, la sanno tutti: dovrà decidere se andare il 24 maggio a Nicea per celebrare insieme al patriarca ecumenico Bartholomeos e ai capi di molte altre Chiese i 1700 anni del primo Concilio ecumenico»: quello di Nicea.
Mentre Leone XIV prende la sua decisione, che mentre scriviamo sembra confermarsi in tal senso, a Belluno, il 20 maggio, presso l’aula magna del liceo «Lollino» alle 18.30 si terrà un incontro di rilettura del Concilio che ha dato il Simbolo della fede (il Credo, appunto, niceno) alla Chiesa e alle Chiese. Era il 20 maggio del 325, quando i 318 padri conciliari vennero riuniti dall’imperatore Costantino nell’attuale città turca di Iznik, a pochi chilometri da Costantinopoli.
La prima relazione dell’incontro di Belluno sarà di Riccardo Burigana, storico ed ecumenista, la cui firma è oramai sulla copertina di una dozzina di libri (tra i quali «Alla scoperta dell’unità. Il dialogo ecumenico del XXI secolo») e che onora parecchi bellunesi di un’amicizia di vecchia data che risale ai primi anni Duemila, quando era Vescovo Vincenzo Savio, nostro pastore dal 2001 al 2004; Burigana ha poi insegnato per lungo tempo all’Istituto di studi ecumenici (Ise) «San Bernardino» di Venezia, ai corsi per la licenza in teologia ecumenica e al Master in ecumenismo e dialogo interreligioso, frequentato da alcuni studenti della nostra diocesi. Tema della relazione di Burigana, il 20 maggio al «Lollino», «Riscoprire Nicea: il Concilio di Nicea e il cammino ecumenico».
Sono legate a Nicea anche le chiese della Riforma e quelle sorte dal risveglio pentecostale del secolo XX e XXI, comunità, queste ultime, che contano anche a Belluno, Feltre e in tutte le zone della diocesi famiglie di credenti con i loro pastori. Davide Ravasio, che guida la Chiesa evangelica di Belluno con sede a Salce, è stato invitato a dialogare con Burigana e con il pubblico su «Nell’unico Credo. Le chiese pentecostali leggono Nicea». A moderare l’incontro Sarah Reali; per gli intermezzi musicali si sono resi disponibili volentieri alcuni studenti delle classi di pianoforte delle professoresse Iop e Galatà della scuola di musica «Antonio Miari» di Belluno.
Un altro incontro ecumenico a livello di Regione ecclesiastica, per rileggere insieme Nicea, è stato organizzato dalla Conferenza episcopale triveneta per il prossimo mese di novembre. Il 20 maggio è invece la data scelta per gli incontri di rilettura di Nicea anche per le diocesi di Udine e di Treviso.
don Giuseppe Bratti
- L’evento
- Riccardo Burigana
- Davide Ravasio